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Roma, bimba di 3 anni si arrampica sul cornicione del B&B mentre la madre è al ristorante: donna a processo

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arresto polizia

Si era svegliata trovandosi da sola nella stanza del bed & breakfast e, spaventata, avrebbe provato a uscire dalla porta in cerca della mamma, trovandola però chiusa. La piccola, una bimba di appena 3 anni, aveva allora cercato la fuga dalla finestra, arrampicandosi sul cornicione e rischiando la vita.

Momenti di terrore a Prati

Così l’aveva vista un passante, sotto il B&B di via Fabio Massimo a Roma, nel quartiere Prati. I fatti risalgono a 6 anni fa, al 21 gennaio del 2017. L’allarme era scattato immediatamente. L’uomo aveva chiamato la polizia, raccontando che c’era una bambina in piedi su un cornicione. Sul posto era arrivata una pattuglia del commissariato Trevi Campo Marzio, che aveva scoperto che nella stanza la bimba era da sola, mentre la mamma era uscita per cenare, non si sa se da sola o in compagnia.

Adesso la donna è accusata di abbandono di minore ed è imputata davanti al Tribunale di Roma. Per lei, originaria delle Filippine, l’accusa è aggravata per “aver commesso il fatto nei confronti della propria figlia”. La donna, oggi 34enne, secondo l’accusa sarebbe uscita dalla stanza affittata a Roma lasciando la bimba, che probabilmente si era addormentata, “sola e e senza un’adeguata e pronta custodia”, come scritto nel capo di imputazione.

Rischio di precipitare nel vuoto

La mamma della piccola, forse non rendendosi conto del pericolo che la bambina avrebbe corso nel restare da sola, sarebbe uscita dalla stanza per andare a mangiare in un esercizio commerciale vicino al B&B. Ma nel frattempo la bambina, come riporta il Messaggero, secondo la ricostruzione del pubblico ministero, essendo “incapace di valutare situazioni di pericolo, si posizionava in piedi su un davanzale interno, antistante la finestra che dava sulla strada, piangendo in maniera disperata”.

Fortunatamente in quell’occasione la tragedia è stata evitata. Ma troppe volte le cose non vanno in questo modo, per distrazione o sottovalutando i pericoli che possono crearsi. L’ultimo, eclatante episodio, dovuto a una distrazione non voluta, è quello che ha provocato la morte della bimba di 14 mesi. Il papà, un carabiniere, era convinto di averla portata all’asilo nido prima di recarsi al lavoro. Invece l’aveva lasciata nell’auto, che non aveva il dispositivo obbligatorio antiabbandono. E la piccola, all’ora dell’uscita da scuola, è stata trovata ormai senza vita.

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