Il blocco dei licenziamenti, prorogato dal Governo Conte, scade il 31 marzo: ancora 44 giorni per “non mandare a casa” i lavoratori. Ma dopo quella data cosa succederà? Cosa deciderà di fare il nuovo esecutivo Draghi?
Blocco licenziamenti, proroga in arrivo fino a quando?
Il blocco dei licenziamenti ha avuto inizio il 17 marzo del 2020 ed è stato prorogato per ben tre volte. Ora è in “scadenza”, ma è stato proprio il Capo dello Stato Sergio Mattarella, durante il suo discorso del 2 febbraio sulla crisi di Governo, a sottolineare che “a fine marzo verrà meno il blocco dei licenziamenti e questa scadenza richiede decisioni e provvedimenti di tutela sociale adeguati e tempestivi”. Cosa deciderà di fare il nuovo esecutivo? Ci sarà un’ulteriore proroga? Ricordiamo che la cassa integrazione Covid, gratuita per i datori di lavoro, scade sempre il 31 marzo mentre per l’assegno Fis e la Cig in deroga Covid c’è tempo fino al 30 giugno.
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I sindacati, ascoltati dal premier Draghi l’ultimo giorno di consultazioni, hanno chiesto la conferma del blocco dei licenziamenti, il prolungamento della cassa Covid, il rafforzamento del sistema sanitario, il coinvolgimento per il Recovery Plan e il confronto come strumento per rilanciare l’Italia. Per ora, va detto, non c’è nessuna comunicazione ufficiale: sarà il neo ministro del lavoro Andrea Orlando a decidere se prolungare o no il blocco dei licenziamenti: non ci resta che aspettare e capire come si muoverà il nuovo esecutivo su quello che è un tema – tra i tanti – molto delicato.