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‘C’è il tassametro e mi stai facendo pagare il doppio’: il fondatore di Mondo Pengwin aggredito da un tassista a Latina

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taxi fuori controllo a Ciampino

C’è chi scende in piazza per urlare contro l’articolo 10 del Ddl concorrenza, chi continua a non usare il POS in auto, ormai obbligatorio, tra taxi abusivi e NCC irregolari. Poi c’è chi, invece, pensa di poter ‘raggirare’ il cliente, come è successo a Kristian Pengwin, ceo e fondatore del portale d’informazione e intrattenimento Mondo Pengwin, che sui social ha denunciato di essere stato aggredito e minacciato da un tassista. Lo stesso che dall’aeroporto di Fiumicino lo aveva portato a Latina, destinazione finale di quel viaggio, che si è concluso a suon di ‘minacce’. 

Il racconto di Kristian Pengwin su Instagram

“Faccio la tratta Fiumicino-Latina in taxi più volte al mese per via dei miei tanti viaggi – ha spiegato il giovane – Oggi mi è successo che una volta arrivato a destinazione il gentil tassista, pensando fossi un ragazzino da spennare, ha preteso il pagamento del doppio di quello che indicava il tassametro, minacciandomi, alzando le mani e continuando a dire che i suoi colleghi non sapevano le regole a differenza sua”. 

Il tassametro segnava 137 euro. E nel video, pubblicato su Instagram, si sente chiaramente il tassista inveire contro il ragazzo, che poi ha proseguito il racconto. “Purtroppo – ha spiegato – quando ti ritrovi in situazioni del genere, spesso e volentieri lo shock ti blocca e non ti fa ragionare lucidamente. Trovarsi in macchina con uno che ha la tua valigia e inizia ad avere atteggiamenti minacciosi e violenti nei tuoi confronti non è semplice da gestire”. Soprattutto se, come ha raccontato Pengwin, oltre a quella ‘truffa’ devi fare i conti con la febbre alta, che supera i 38. 

La denuncia 

“Cento euro rubati non mi renderanno di certo più povero, ma segnalerò l’accaduto alle forze dell’ordine perché la gente così non merita di circolare in giro. E non tanto per i soldi, quanto per l’atteggiamento minatorio”. E gli schiaffi, a sua detta, che sono volati quando, smartphone alla mano, il ceo fondatore del portale d’informazione ha iniziato a documentare la brutta disavventura. Ora, però, il giovane sembra intenzionato ad andare avanti e a denunciare quello che non sembrerebbe essere un episodio isolato in Italia. Tra ‘furbetti’, pagamenti che vengono raddoppiati e POS spesso inesistenti sulle auto bianche. 

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