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Circeo, prosegue la mattanza di daini. Gli ambientalisti scrivono alla Regione Lazio

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I daini che varcheranno il confine del Parco Nazionale del Circeo potranno essere uccisi dai cacciatori appostati nelle campagne circostanti fino a fine marzo, per un massimo di 80 animali abbattuti. Una pratica che già la Regione Lazio e l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) hanno approvato dopo le continue segnalazioni delle Asl territoriali e dei residenti di diversi comuni del litorale romano, preoccupati che gli animali possano scofinare fuori dall’oasi naturale e compromettere la sicurezza delle persone.

Il provvedimento, però, non trova d’accordo gli ambientalisti che promettono subito di muovere battaglia in difesa dei daini. “La decisione sigla il fallimento del piano di contenimento proposto nel 2021 e mai partito, a favore delle lobby venatorie che hanno lanciato la proposta”, ha affermato Piera Rosati, presidente LNDC Animal Protection.

Parco del Circeo, i daini sono troppi: ok dalla Regione per l’abbattimento

Gli attivisti scrivono alla Regione: “Gli animali pagano le inadempienze degli errori umani”

“La gestione di questi animali non può essere improvvisata ma nulla è stato fatto, ad esempio, per impedirne la fuga e la riproduzione arrivando al via libera di questi giorni alle uccisioni. Due anni fa”, continua Rosati, “insieme ad altre associazioni avevamo lanciato un appello pubblico rivolto sia al Presidente del Parco sia al Ministero della transizione ecologica per chiedere assoluta precedenza alla salvaguardia della vita degli animali e di adottare azioni concrete in questa direzione, ma senza successo”.

Secondo l’associazione animalista la responsabilità di una decennale mancanza di gestione condannerebbe oggi a morte gli animali che varchano la soglia del Parco, facendo pagare loro con la vita “il prezzo di inadempienze e errori umani a favore del gioco della caccia”, intervengono gli animalisti. “La lobby venatoria da sempre ha un potere inspiegabile sulla politica, ma oggi stiamo toccando vette inaccettabili e difficili da comprendere. Quest’ultima iniziativa è un chiaro ed ennesimo regalo ai cacciatori, considerando anche che la proposta è partita proprio dall’Ambito Territoriale di Caccia di Latina 1“.

Poiché la decisione della Regione Lazio ha avuto il parere favorevole dell’Ispra, la Presidente di LNDC Animal Protection Piera Rosati ha scritto una lettera al Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca (reperibile a questo link), chiedendo all’Ente di ritornare sui propri passi e valutare strategie di contenimento più rispettose degli animali, in linea con i nuovi principi fondamentali recentemente introdotti nella nostra Costituzione.

Caccia ai daini al Circeo: come avverrà l’abbattimento

I daini nel Parco Nazionale del Circeo a oggi sono troppi e già in passato gli animali sono tracimati anche fuori dal perimetro dell’area protetta, finendo su strade col rischio di provocare incidenti. Di fronte a questa situazione, la Asl Roma 1 di Latina più volte ha lanciato l’allarme, chiedendo di adottare un piano di abbattimento che finalmente la Regione ha accolto.

Si potranno perciò abbattere entro e non oltre marzo 2024 al massimo 80 esemplari di daini. L’abbattimento però non potrà essere effettuato dentro al Parco, ma solo ai margini. I cacciatori perciò dovranno appostarsi nelle aree confinanti di Sabaudia e potranno colpire gli animali sono in orari specifici, dall’alba al tramonto.

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