Alcune Regioni/Province autonome d’Italia sono pronte a ripartire. Ma se è vero che da lunedì 26 aprile si tornerà gradualmente a una “normalità”, con le attività aperte e con il via libera agli spostamenti, è altrettanto vero che c’è un punto che pare essere fermo lì. Il coprifuoco alle 22, il rientro a casa “obbligatorio” con il quale da mesi stiamo facendo i conti. E la domanda che tutti si pongono, soprattutto ora in vista dell’estate e della riapertura dei ristoranti a cena è solo una: fino a quando gli italiani saranno costretti a “correre” alle proprie abitazioni entro le 22?
Coprifuoco fino alle 22, quando sarà eliminato?
Matteo Salvini, così come la stragrande maggioranza dei Governatori delle Regioni, non è d’accordo e vorrebbe eliminare il coprifuoco per restituire “libertà agli italiani”. Ma il Governo, almeno in questa prima fase, non sembra indietreggiare e il ritorno a casa è stato confermato alle 22, nonostante le richieste di prolungarlo almeno fino alle 23. Perché se è vero che i ristoranti in zona gialla riaprono a cena, è altrettanto vero dei limiti ci sono perché alle 22 bisogna rientrare a casa.
Niente lancette spostate, ma la speranza che qualcosa da giugno possa cambiare c’è. Come spiega Sky Tg24, stando ad alcune fonti di Palazzo Chigi, l’esecutivo valuterà delle modifiche graduali a partire dal mese giugno, sempre tenendo in considerazione l’andamento della curva epidemiologica. Se i dati dovessero permetterlo, forse il coprifuoco potrebbe slittare alle 23 o addirittura essere eliminato.
E dichiarazioni che infondono ottimismo arrivano anche da Maria Stella Gelmini, ministro per le Autonomie: “Il coprifuoco non durerà fino al 31 luglio, non vediamo l’ora di abolirlo –ha spiegato ai microfoni di Porta a Porta – Ogni due settimane verrà fatto un check a tutte le misure previste dal decreto: il primo a metà maggio”.