Sei i cani sono i migliori amici dell’uomo è (anche) perché ci aiutano a far cose che mai potremmo senza il loro aiuto. Il fiuto dei cani è il miglior alleato delle forze dell’ordine, capace di scovare esplosivi ma anche carichi di droghe. Tuttavia sembra possano aiutare anche nella ricerca di ‘positivi’ al Coronavirus!
I cani, dai primi test, sembra siano in grado di individuare attraverso il sudore una persona contagiata dal virus. Al Campus Biomedico di Roma sono già partiti i primi test di ricerca: su un campione di circa mille pazienti.
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Coronavirus: i test e le modalità
Per una riuscita efficace del test, il progetto di studio verrà eseguito al Drive-In Campus test del Policlinico Universitario del Campus Bio-Medico di Roma. Per la prima volta sarà effettuato su un campione statistico che vedrà coinvolte oltre 1000 persone. E’ stato reso pubblico che l’efficienza dell’olfatto canino sarà messa alla prova con i test molecolari per la diagnosi di Covid-19. Ovviamente le procedure saranno svolte in piena sicurezza per l’operatore e per il cane, permettendo anche la tracciabilità del lavoro svolto.
Cani e Coronavirus: la sperimentazione
Il tutto sarà possibile, soprattutto, grazie alla collaborazione con NGS Srl – già impegnata nell’addestramento di cani anti-esplosivo per le emergenze – che da aprile a giugno 2021, con l’aiuto di professionisti attivi nella safety & security, addestrerà i cani a riconoscere la presenza del Covid-19. Il tutto sarà, come già anticipato, testato sui pazienti che quotidianamente si recano al Drive-In del Campus Bio-Medico di Roma, in via Regdo Scodro 42. La prima fase di sperimentazione durerà 6-8 settimane, durante le quali i cani saranno preparati a riconoscere il Coronavirus attraverso specifiche tecniche mutuate dall’addestramento per gli esplosivi, il progetto poi vedrà altre 4-6 settimane di sperimentazione su volontari, principalmente pazienti che effettuano i tamponi al Drive-in Campus test.
