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Covid, l’allarme: «Variante brasiliana arrivata nel Lazio, Umbria, Toscana, Marche»

Pubblicato il
Coronavirus Asl Latina 25 gennaio 2022

Più di un anno, ma il virus continua a circolare e ad avanzare nel nostro Paese. Solo ieri, su 335.983 tamponi, si sono registrati 17.083 nuovi casi, 343 morti e 10.057 guariti: con un aumento di terapie intensive e ricoveri. Quello che ora preoccupa gli esperti (e non solo) sono le varianti che man mano stanno prendendo piede in Italia – da quella inglese a quella brasiliana. 

“La circolazione della variante inglese è maggioritaria, si trasmette in maniera più elevata e il modo per contrastare è quello di ridurre le opportunità di trasmissione. Bene rafforzare le misure di mitigazione, rispettare tutte le regole” – ha dichiarato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità e membro del Comitato tecnico scientifico, durante la conferenza stampa di ieri. 

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Variante brasiliana nel Lazio 

Non solo la variante inglese. Nel Lazio – così come in altre Regioni del Centro Italia – sta circolando quella brasiliana. “Stimiamo una prevalenza della variante brasiliana del 4.3%, non in tutto il Paese, ma solo in alcune Regioni. Tra queste: Umbria, Lazio, Toscana e Marche. Questi dati ci servono per capire dove poter intervenire in maniera più specifica. Il dato è preoccupante perché le varianti sono nuove e devono essere stimate sia rispetto all’aumento della trasmissibilità, sia rispetto alla potenzialità di non garantire la stessa copertura immunitaria. Ma ci sono studi che stanno emergendo” – ha spiegato Brusaferro. 

Per la variante brasiliana la sfida è il contenimento: serve individuarla molto precocemente e intervenire in maniera quasi chirurgica per isolare facendo in modo che non si diffonda. Serve un monitoraggio stretto, ma anche un forte supporto alle vaccinazioni” – conclude il Presidente dell’ISS

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