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Esquilino, occupato per la terza volta in un anno il liceo Albertelli: studenti protestano contro il Governo

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Liceo Albertelli occupato all'Esquilino

E’ stato occupato per la terza volta in un anno, il liceo classico “Pilo Albertelli” dell’Esquilino. Le ragioni legate all’occupazione, sentendo i gruppi di Collettivi studenteschi che l’hanno messa in pratica, sono prettamente politici: una protesta contro l’attuale Governo guidato da Giorgia Meloni; le dichiarazioni del senatore Maurizio Gasparri sul riconoscimento della capacità giuridica del feto; le condizioni non ottimali della struttura scolastica e la solidarietà agli studenti manganellati ieri davanti la Facoltà di Scienze Politiche alla Sapienza. 

Un’occupazione da record quella dell’Albertelli, considerato come sia già la terza volta che gli studenti riescono a bloccare le lezioni per mettere in pratica una protesta politica. Una situazione che però non vede l’apertura del Preside della scuola, il prof. Antonio Volpe, pronto a usare la linea dura per liberare il proprio istituto e permettere la ripresa dell’attività didattica. Una faccenda che ha visto il professore già scrivere una lettera alla Polizia di Stato, per permettere lo sgombero del locale. 

Le motivazione degli studenti all’Esquilino

All’interno del liceo Pilo Albertelli, i Collettivi hanno rivendicato da subito l’occupazione della scuola. La loro tesi sulle motivazioni del gesto sono: “L’introduzione della parola ‘merito’ nella dizione del ministero dell’Istruzione fa presagire un intero programma: parlare di ‘merito’ senza tener conto delle condizioni di partenza del singolo è una visione miope e classista che andrà ad acuire le disparità sociali ed economiche tra gli individui di una stessa comunità scolastica. ‘Merito’ è il contrario di inclusione e di democrazia, l’opposto della funzione di mobilità sociale che dovrebbe avere la scuola nel garantire a tutte e a tutti il diritto a una formazione”.

Sui problemi della scuola, gli studenti del Collettivo rivendicano: “Percorsi di Pcto e alternanza scuola lavoro poco inerenti ai percorsi degli studenti e delle studentesse; grossi problemi di edilizia scolastica, a partire dai bagni a finire con le palestre; spopolamento della scuola, che è forte segnale del fatto che la salute mentale degli studenti e delle studentesse non sia veramente presa in considerazione”. Una situazione che analizzando i dati scolastici, si traduce in atti pratici: per la situazione dell’Albertelli, sono stati quasi 100 i nulla osta erogati dalla stessa scuola durante lo scorso anno

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La linea dei docenti dell’Albertelli

La scuola vive un rapporto particolare con le occupazioni, che solo negli ultimi 12 mesi si sono palesate per tre volte: la prima a metà ottobre 2021, per protestare contro le condizioni della scuola italiana; la seconda a gennaio 2022 e l’ultima oggi. Una situazione che però non è stata accolta dal prof. Antonio Volpe, Presidente del liceo Albertelli. Il docente, seguendo la direttiva dell’Ufficio scolastico regionale, ha denunciato alle autorità l’interruzione di pubblico servizio all’interno della scuola.

Un’indicazione precisa data anche dal Direttore dell’Ufficio scolastico, Rocco Pinneri: “Bisogna chiedere lo sgombero dell’edificio, avendo cura di identificare, nella denuncia, quanti possiate degli occupanti”. Linee seguite precisamente dal Presidente del liceo classico “Pilo Albertelli”, che già alle 8.15 aveva avvertito la Polizia di Stato sullo stato di forte agitazione e di occupazione all’interno dei locali della propria scuola. 

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