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Fratelli Bianchi, Sansonetti: ”Separarli è una vendetta”. E scoppia la polemica

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Fratelli Bianchi

Caso Fratelli Bianchi. Un tweet che sta facendo molto discutere in queste ultime ore: il tema è quello della carcerazione dei fratelli Bianchi dopo l’omicidio del giovane Willy Monteiro a Colleferro.

Il tweet del direttore Sansonetti sui Fratelli Bianchi

Il messaggio arriva direttamente da Piero Sansonetti, scrittore e direttore della testa Il Riformista, il quale ha affermato: “Hanno separato i fratelli Bianchi, dopo l’ergastolo. Non si vedranno mai più. Lo stato si comporta con loro con la stessa ferocia con la quale loro si sono comportati con Willy. A me non piace questa cosa. Non trovo che sia civiltà”.

Le critiche della platea

La realtà dei fatti è che i due fratelli sono in due strutture diverse da più di un anno. Tuttavia, i commenti al tweet di Sansonetti sono quasi tutti critici. “Perché dovrebbero avere un trattamento speciale rispetto agli altri?”, si chiede qualche utente rispondendo alle sue parole. “Dovevano dargli una suite?”, sottolinea ironico qualcun altro dopo. Per molti, a quanto pare, il tweet di Sansonetti è orribile, scritto da chi “cerca solo visibilità” su di una vicenda molto sensibile e altamente mediatica.

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”Cerca solo visibilità”

Poi, infine, tra gli utenti di Twitter c’è chi fa notare come fosse ridotto il corpo del povero Willy: “Emorragie a tutti gli organi interni quali polmoni, pancreas, milza e soprattutto al cuore”. Dunque, la platea non sembrerebbe aver gradito molto la critica allo stato rivolta dal direttore de Il Riformista

Il retroscena giudiziario

La Corte d’Assise del tribunale di Frosinone ha condannato Marco e Gabriele Bianchi all’ergastolo per l’omicidio di Willy Monteiro. Un omicidio cruento che si è impresso nella memoria di un’intera comunità e del Paese tutto, avvenuto nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro.

La separazione dei fratelli

I giudici hanno anche disposto la separazione dei due fratelli: Gabriele rimarrà nel carcere di Rebibbia, mentre Marco sarà trasferito in un altro penitenziario per scontare la sua pena (in attesa del processo d’Appello e dell’eventuale ricorso in Cassazione).

Sarebbe questa la decisione che fatto protestare il direttore de “Il Riformista”, Piero Sansonetti, che ha paragonato questa scelta “dello Stato” alla ferocia che i due hanno utilizzato per colpire ripetutamente (e a morte) il 21enne di Paliano nella notte della sua uccisione fuori da quel locale del frusinate.

https://twitter.com/pierosansonetti/status/1544783949796343809?s=24&t=AfOBNkiURsrXc4J3JXpkvQ

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