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Gelate ai Castelli Romani, il freddo mette in ginocchio gli agricoltori: danni ai raccolti per 200 milioni d’euro

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neve ai castelli romani

Chi sta soffrendo realmente il clima di Roma in questo periodo, sono gli imprenditori agricoli dei Castelli Romani. Per gli sbalzi di temperatura attuali, che vanno delle calde giornate di sole a improvvise grandinati, a oggi gran parte dei terreni sono andati distrutti, in una situazione storico che ha letteralmente mandato a “gambe all’aria” tante realtà agricole locali. Parliamo di un territorio che è l’eccellenza dell’enogastronomia locale, capace di produrre ortofrutta per il mercato metropolitano e soprattutto per le altre città italiane. 

Il freddo distrugge i terreni agricoli dei Castelli Romani

Gli imprenditori agricoli dei territori nella zona dei Castelli, oggi sono disperati, in una fotografia che evidenzia lo stato di tante altre realtà agricole in Italia (l’imprenditore di tulipani a Foggia, per esempio). Il freddo ha bruciato o fatto marcire i raccolti, in danni economici che in determinate realtà conseguiranno solo perdite e il rischio di non portare nessun euro dentro le casse. Ecco allora che le realtà agricole, riunite in un comitato, vogliono parlare con il Governo e provare a far sbloccare degli aiuti per le problematiche percepite questo 2023 con il clima di Marzo/Aprile. 

Nei terreni si proverà a correre ai ripari, provando a ripiantare delle piantine e sperando che esse sboccino entro l’arrivo dell’estate. Una corsa contro il tempo, in una strategia agricola fatta in extremis e che potenzialmente prova a salvare il salvabile. Ovvero, provare ad andare in pari con i danni causati dal maltempo. Ma non serve solo la buona volontà delle singole imprese agricole, ma anche le varie considerazioni sui tempi della natura in fatto di fioriture. Infatti, per una pianta servono interi mesi per fiorire, con delle fioriture naturali che allo stato delle cose potrebbe arrivare solo a settembre, ma in caso di caldo in quel periodo e un oggettivo ritardo dell’autunno per lo spostamento dell’asse terrestre. 

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