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Green Pass europeo, come richiedere il certificato per viaggiare in Europa: quando esce e dove prenotarlo

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Con il mese di maggio l’Italia sta lentamente ripartendo. Complice la campagna vaccinale che sta accelerando, il Paese sta cercando di “conquistarsi” quella normalità di sempre che sembrava perduta. In vista dell’estate, l’obiettivo è quello di far ripartire il turismo. Per questo motivo il Governo ha messo a punto un certificato, un pass per viaggiare in quei territori che sono di “colore diverso“, a patto che vengano rispettati degli elementi. 

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Il green pass

Come riportato dalle FAQ del Governo, il green pass, è una certificazione che attesta la sussistenza di condizioni personali che consentono gli spostamenti sul territorio nazionale e viene rilasciato per attestare una delle seguenti condizioni: aver completato la vaccinazione anti-SARS-CoV-2, essere guariti da COVID-19, con cessazione dell’isolamento, aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo al virus SARS-CoV-2.

Le tre certificazioni

Le tre certificazioni verdi COVID-19 hanno tempi di validità e modalità di rilascio differenti:

“La certificazione di avvenuta vaccinazione ha una validità di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale ed è rilasciata, su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria o dal sanitario che effettua la vaccinazione, al momento stesso dell’effettuazione dell’ultima dose prevista. La certificazione è disponibile anche nel fascicolo sanitario elettronico dell’interessato. Coloro che abbiano già completato il ciclo di vaccinazione alla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 52 del 2021 possono richiedere la certificazione verde COVID-19 alla struttura che ha erogato il trattamento sanitario o alla Regione o alla Provincia autonoma in cui ha sede la struttura stessa.”

“La certificazione verde COVID-19 per avvenuta guarigione ha una validità di sei mesi dalla guarigione stessa ed è rilasciata, su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero o, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, ed è resa disponibile anche nel fascicolo sanitario elettronico dell’interessato. La certificazione cessa di avere validità se, nell’arco dei sei mesi previsti, l’interessato viene nuovamente identificato come positivo al SARS-CoV-2. Le certificazioni di guarigione rilasciate precedentemente alla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 52 del 2021 sono valide per sei mesi a decorrere dalla data indicata nella certificazione, salvo che il soggetto venga nuovamente identificato come caso accertato positivo.”

La certificazione verde COVID-19 per tampone negativo ha una validità di 48 ore dall’esecuzione del test ed è prodotta, su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche, da quelle private autorizzate o accreditate e dalle farmacie che svolgono i test previsti o dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta.

Il green pass, diviene anche europeo e come afferma Draghi: “permetterà ai turisti di viaggiare tra i diversi Paesi senza doversi sottoporre a quarantene, a patto che possano dimostrare di aver già ricevuto il vaccino, aver contratto il Covid ed essere guariti o aver effettuato il tampone con esito negativo.”

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