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Incendio a Valle Caia: accertata la natura dolosa delle fiamme

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La Polizia Locale di Ardea ancora sul posto con i VVF a sorvegliare l’area interessata dall’incendio divampato nella notte tra il 19 ed il 20 agosto, data in cui l’area è stata sottoposta a sequestro.
Le donne e gli uomini del corpo di PL diretti dal Comandante dr. Sergio Ierace, sono giunti nella mattinata in ausilio alle squadre dei vigili del fuoco ancora presenti e intente a spengere l’incendio che si riteneva inizialmente divampato solo all’interno di un deposito di pneumatici ubicato in via Valle Caia al civico 16. L’area in questione è occupata da 8 siti industriali, di cui 6 utilizzati quali depositi di peneumatici.
Il personale intervenuto ha appreso che l’incendio in questione aveva avuto inizio intorno alle ore 24.00 ed aveva interessato non solo il primo capannone segnalato, ma l’intera area e altri capannoni posizionati nella stessa zona, che erano sotto il controllo dei VV.F., i quali, ausiliati dalla presenza della polizia locale, sono ancora sul posto per completare le operazioni di spegnimento della struttura in fiamme e dei cumuli di materiali ancora presenti che man mano che vengono spostati, nascondono nuovi inneschi.

INCENDIO DI NATURA DOLOSA

L’incendio – per quanto accertato  -sembrerebbe essere di natura dolosa: questo a causa delle diverse zone interessate che appaiono tutte distanti tra loro, fatto questo che escluderebbe la natura accidentale dell’incendio in questione poiché appare ipoteticamente difficile immaginare che cause accidentali si siano innescate contemporaneamente in punti diversi e distanti tra loro.
Le attività di ricognizione eseguite sul posto hanno dato inoltre la possibilità agli agenti intervenuti di verificare l’esistenza nel sito di un impianto di video sorveglianza in uso ad alcune attività commerciali ivi presenti, le cui registrazioni sono state immediatamente acquisite dalla Locale di Ardea.
La medesima area era stata in passato già oggetto di sequestro da parte dei CC, nonché oggetto di altre indagini, all’epoca comunicate alla Procura della Repubblica di Velletri, dalle quali emergevano la presenza sul posto di diverse attività di apparente stoccaggio di rifiuti e/o materiali a questi assimilabili.
L’indagine dei Caschi Bianchi rutuli si è concentrata comunque non solo sull’identificazione dei soggetti che presenti sul posto hanno potuto fornire dichiarazioni ora al vaglio, ma anche sull’estrazione delle immagini dal sistema di videosorveglianza a circuito chiuso presente, acquisite dall’impianto del compendio immobiliare sopra descritto.
Dall’estrapolazione delle immagini in argomento si potevano notare diversi elementi ritenuti degni di approfondimento, non solo al fine di individuare dettagli utili all’accertamento dei fatti in questione, ma anche ad individuare soggetti che in prossimità di quegli orari abbiano visto i sentito qualcosa.

LE PRESCRIZIONI A TUTELA DELLA SALUTE DEI CITTADINI

Sono stati eseguiti anche interventi da parte di personale della ASL e dell’ARPALAZIO.
La prima ha successivamente emesso un documento circa alcune prescrizioni per la cittadinanza, stante l’accaduto, e la seconda con i prelievi i cui risultati saranno tutti pubblicati sul loro sito ufficiale.
L’area in questione veniva sottoposta a sequestro ciò, non solo al fine di mantenere lo stato dei luoghi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente, ma anche al fine di garantire la prosecuzione delle indagini in atto che andranno in tutte le direzioni, non ultimo sulla natura delle autorizzazioni rilasciate che hanno permesso la presenza di quelle attività e sulla presenza o meno di impianti antincendio all’interno dei siti in questione che se funzionanti avrebbero potuto evitare l’accaduto.
il Sindaco Mario Savarese ha emesso Ordinanza contente prescrizioni per tutte le attività ed i cittadini presenti nell’area, compresa tra i due ed i tre km, dal sito oggetto d’incendio, a causa delle esalazioni presenti.

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