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Inceneritore di Roma, striscioni contro l’installazione della struttura ad Albano, Ardea e Pomezia

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striscione inceneritore albano

Inceneritore di Roma, striscioni contro l’installazione della struttura ad Albano, Ardea e Pomezia. Comitati e cittadini questa notte hanno ribadito il proprio “no” all’installazione di un inceneritore nella zona di Albano, definitivo inquinante e nocivo per la salute dei residenti. La protesta arriva soprattutto dai residenti che vivono nei comuni vicino la zona dove sorgerà la struttura, che in uno striscione scrivono: “NO INCENERITORE – FUORI I PROFITTI DAL TERRITORIO – LA SALUTE NON SI TOCCA. GIU’ LE MANI!”.

Gli striscioni contro l’inceneritore di Roma

A rivendicare gli striscioni comparsi nella notte, il “Coordinamento contro l’inceneritore di Albano”. Realtà che al suo interno è composta da diverse associazioni, quali: Coordinamento Regionale Rifiuti, Presidio permanente contro la discarica di Roncigliano, Coordinamento Regionale Sanità, Rete Tutela Roma Sud, Comitato No Inceneritore a Santa Palomba, Comitato Risanamento Ambientale, Forum Ambientalista, Movimento per il diritto all’abitare. 

Il Coordinamento spiega in un proprio comunicato: “E’ passato quasi un anno da quando Gualtieri ha tirato fuori dal cappello la grande soluzione per i rifiuti di Roma. Un mega inceneritore da piazzare il più lontano possibile dalla città. Bruciare 600mila tonnellate di rifiuti indifferenziati ogni anno per almeno un ventennio e a solo qualche centinaio di metri dalla discarica di Roncigliano affondata con 6 ordinanze commissariali dal medesimo Gualtieri è sicuramente un colpo di genio”.

striscione no inceneritore

La critica al sindaco Gualtieri

Sul Sindaco di Roma, il Coordinamento dice: “Come il sindaco di Roma e AMA intendano gestire i rifiuti nel prossimo futuro è chiarito dalla spesa di 600 milioni in cassonetti che continueranno a fare architettura urbana nella capitale, mentre la differenziata è ferma al 40%. Oltre ai ricorsi al TAR spesso abbattuti dai giudici regionali con motivazioni discutibili, è sempre più improcrastinabile la più forte mobilitazione popolare per rendere manifesta l’opposizione di tutti noi a questo scempio”.

La manifestazione del 25 marzo

I responsabili del Coordinamento parlano della manifestazione per ribadire il ‘no’ all’inceneritore: “E’ chiara la volontà di chiudere la bocca ai cittadini, altrettanto chiara dovrà essere la volontà popolare di rispedire al mittente questo mortifero progetto che ha il solo scopo di moltiplicare ricchezza nelle tasche di pochi e condannare interi territori e la salute di migliaia di cittadini. Facciamo appello a tutte le popolazioni, alle associazioni e comitati territoriali a partecipare alla costruzione del necessario fronte di opposizione sociale a cominciare dalla manifestazione di sabato 25 marzo che partirà dalle ore 15.30 dalla centrale piazza Mazzini di Albano“.

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