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Lazio verso la zona arancione, aumentano i casi e le ospedalizzazioni: si temono nuove restrizioni

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E se la zona gialla per il Lazio è quasi certa e la Regione inizierà il 2022 in un’altra fascia di colore (il passaggio dovrebbe esserci il 3 gennaio), il rischio è quello che si possa finire addirittura in arancione perché i contagi aumentano. Così come le ospedalizzazioni. Solo ieri nel Lazio si sono registrati oltre 5.000 positivi (5.248), con un aumento di ricoveri e terapie intensive. Un ‘nuovo record di positivi’ – ha spiegato l’assessore D’Amato – ‘Il valore Rt torna sopra 1, è a 1.08 con incidenza pari a 374 per 100 mila abitanti, i tassi di occupazione in area medica e in terapia intensiva sono lievemente superiori, rispettivamente al 15% e al 10%. Qualora fossero confermati, questi dati porterebbero, come previsto, al cambio di colore”. 

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Lazio in zona gialla o arancione?

Ultimi giorni per il Lazio in zona bianca, poi si fa sempre più concreto il passaggio nella fascia gialla. “Credo che il 3 gennaio – ha dichiarato D’Amato al Messaggero –  cambieremo colore. Sia per tutti un campanello: dobbiamo recuperare un livello di prudenza, su uso delle mascherine, lavaggio delle mani che si è un po’ allentato. Anche a Capodanno”. Ora, ha concluso, “guardiamo al 2022 con più ottimismo, anche per le nuove armi, come il vaccino Novavax che è su base proteica e potrebbe convincere qualche incerto”. Il rischio, però, è che si possa finire addirittura nella fascia arancione, se il trend dovesse rimanere questo. In realtà, per passare in zona gialla le Regioni devono avere una incidenza di oltre 50 casi settimanali ogni 100 mila abitanti e un’occupazione dei posti letto in terapia intensiva pari al 10% e in area medica pari al 15%, mentre per il passaggio in arancione le terapie intensive superano il 20% e l’area medica il 30%.

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Attualmente nel Lazio, stando ai dati dell’Agenas aggiornati al 29 dicembre,  le terapie intensive registrano un tasso di occupazione del 16%, mentre i posti letto di area non critica sono al 17%, percentuali che sfiorano la soglia di rischio. E dati che confermerebbero, se così fossero nei prossimi giorni, il passaggio in zona gialla. Quella arancione, invece, sembrerebbe lontana, ma se il ritmo di ricoveri e terapie intensive dovrebbe essere questo, il passaggio nell’altra fascia potrebbe esserci a inizio marzo. Tutto dipenderà dai vaccini, dai contagi e dalla variante Omicron, che ormai sembra aver preso sempre più piede in Italia. E nel Lazio per la sua maggiore trasmissibilità e contagiosità. 

Lazio zona gialla dal 3 gennaio 2022

“Presto (i contagi, ndr) potranno anche raddoppiare. Intanto registriamo che il 30 per cento dei positivi è affetto da Omicron. Due settimane e la variante sarà prevalente nel Lazio” – ha dichiarato D’Amato al Messaggero. Con la Regione che starebbe pensando di ampliare i posti letto. “In base all’incidenza di Omicron, potremmo anche aprire 437 postazioni in più nei reparti ordinari e 90 in più nelle terapie intensive. Perché con 300mila No vax, se si ammala il 10 per cento, abbiamo 30mila potenziali ricoveri”. 

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