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Madonna di Trevignano, l’ex fedele di Gisella: ”Ero pronto a donare 450mila euro”

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L’ex credente pentito e seguace di Maria Giuseppa Scarpulla (nome in codice Gisella Cardia) Luigi Avella, è tornato nuovamente sull’argomento, per parlare della veggente, aggiungendo altri particolari alla rocambolesca storia delle visioni mariane e dei soldi che le contraddistinguevano, in quello strano mix baroccheggiante di sacro e profano. 

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L’ex fedele di Gisella che stava per donare 450.000 euro

Proprio durane la puntata de Le Iene, Luigi Avella ha dichiarato che “Gisella Cardia ha poteri soprannaturali, che però provengono dal demonio. È la messaggera del diavolo”. Ricordiamo, inoltre, che l’uomo era stato raggiungo nel mese scorso anche dai microfoni di FanPage.it, e durante l’intervista, lo studioso di Mariologia e Teologia aveva detto di aver fatto le sue ricerche. Da queste era emerso che, secondo il suo punto di vista, i fantomatici messaggi che ogni 3 del mese la Madonna rivelava alla veggente, in realtà, erano “messaggi demoniaci”. Insomma, si rimane nel sovrannaturale, si cambia semplicemente squadra e versante. Durante una di queste apparizioni, come spiega Luigi Avella, la Madonna avrebbe detto che “la Chiesa è falsa”. Poi aggiunge: “Ho trovato ottanta errori nei messaggi riportati da Gisella e dalle ricerche fatte, ora sono convinto che le apparizioni sono false”. Il 5 maggio scorso, Luigi Avella ha querelato Gisella e Gianni Caridia per truffa.

Le parole di Luigi Avella

Inoltre, sempre Avella ha raccontato che all’epoca, quando aveva conosciuto Gisella Cardia, era veramente convito delle sue capacità mariane, così come che le apparizioni fossero vero. Alla sua convinzione aveva contribuito anche una frase che Gisella aveva detto prima che con la moglie facesse un incidente stradale. Pertanto, aveva deciso di donare volontariamente diverse migliaia di euro, molte, per il “progetto celeste”. Come lui stesso ha detto: “Ero pronto a dare altri 450mila per il progetto di costruire una cappella” all’interno del terreno di via Campo delle Rose dove avvenivano i raduni dei fedeli. 

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