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Mancano i taxi a Roma, Gualtieri pensa al “doppio turno”: la macchina con la licenza potrà passare a un altro autista o familiare

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Soluzioni da toppa grossolana quella del Campidoglio sulla carenza di taxi a Roma. L’entourage del sindaco Roberto Gualtieri, infatti, avrebbe proposto la soluzione del “doppio turno”. Ogni tassista, infatti, dovrà svolgere per l’appunto un “doppio turno” lavorativo giornaliero, lasciando licenza e volante a un familiare oppure un professionista che sappia portare la sua automobile. 

La soluzione alla carenza dei taxi di Gualtieri

Il Sindaco avrebbe già firmato l’ordinanza che regolarizzerebbe il nuovo servizio taxi, che con il “doppio turno” consentirebbe alle automobili con licenza di girare anche alla fine del proprio turno di lavoro. La licenza, che dovrebbe passare nelle mani di una persona patentata, vedrà un tempo bonus di servizio per un massimo di 7 ore, che potrà effettuare lo stesso titolare della licenza, un conoscente o addirittura un parente. Tutto al fine di ridurre le lunghe file davanti alle stazioni di Roma. Ma funzionerà?

Roma sul modello di Milano

Il sindaco Gualtieri, prendendo il modello di Milano e del sindaco Giuseppe Sala, ha aperto le porte per portare il “doppio turno” anche qui a Roma. Gualtieri infatti racconta a La Repubblica: “È un modello che Milano sta adottando da mesi. Se aderiranno il 12% dei tassisti – ha commentato il Sindaco – è come se avremo 1.000 licenze in più. In alcune zone e orari, o in coincidenza con i grandi eventi, c’è un deficit: le persone sono più delle auto. Mentre altre volte il taxi si trova subito. Con le seconde guide speriamo che ciò non avvenga più: il numero di taxi in giro cambierà in base alle esigenze della città”.

La soluzione funzionerà?

Nì, nel senso che ai lati positivi bisogna tener conto anche di quelli negativi. Tra questi, l’usura dei mezzi di trasporto, ovvero quelle automobili che in un mese si troveranno a fare il doppio del chilometraggio, andando così incontro a guasti o quantomeno un maggior numero di controlli da parte delle officine convenzionate. Un problema che sorgerebbe sul tempo di un mese, immaginarsi poi sul lasso temporale di un anno o più. 

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