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No Green Pass, licenziato Puzzer, simbolo della lotta: ‘Non mi piegano’

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stefano puzzer

È stato licenziato Stefano Puzzer, il leader della protesta dei portuali di Trieste contro l’obbligo di Green Pass. A darne comunicazione è lo stesso Puzzer con un video su Facebook.

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Licenziato Stefano Puzzer: il video su Facebook 

Come detto, è attraverso un video su Facebook che l’uomo racconta il licenziamento avvenuto ieri tramite posta raccomandata. In questo video Puzzer descrive la propria vicenda e le proprie vicissitudini sul lavoro affermando subito di ‘Non stare facendo questa cosa per rendersi martire’ ed essendo ‘orgoglioso di quello che ho fatto, che hanno fatto i suoi colleghi ed i cittadini di Trieste, nonché le varie aziende’.

Noi colleghi a Trieste sono sei anni e anche più che lottiamo contro il sistema e avevamo anche creato un sindacato autonomo che stanno provando a distruggere. ‘Sono sei anni che provate a piegare me e i miei colleghi’, aggiunge ancora. ‘Sono fiero di esser stato coerente, sono fiero di non essermi piegato al sistema’, prosegue. 

‘Il licenziamento è una decisione presa dall’azienda, mi batterò con tutte le mie forze contro questo’. E in merito alle possibili cause del licenziamento: ‘Questo è la conseguenza di una persona che ha voluto combattere contro il sistema’, conclude nel video. 

La vicenda

Secondo l’azienda, Puzzer avrebbe ricevuto negli ultimi mesi diverse lettere di contestazione che lo invitavano a rientrare a lavoro in quanto guarito dal Covid e dunque in possesso della certificazione verde. Tuttavia Stefano non si sarebbe presentato e l’azienda parla di 5 mesi di lavoro non svolto; da qui, la decisione di procedere con il licenziamento. 

Prima della guarigione, Puzzer era stato sospeso dal lavoro per non aver mostrato il Green Pass. L’uomo infatti si era vaccinato, possedeva quindi la certificazione nel telefono ma non l’ha mai mostrata. In virtù di ciò non si definisce un ‘no vax ma un no pas’: l’uomo è infatti favorevole alla vaccinazione ma non all’uso del certificato verde, come ha ampiamente dimostrato nel corso di questa vicenda. 

 

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