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Non viene ricoverato, 24enne picchia infermiera e operatore sanitario: due giorni fa aveva picchiato un medico in un altro ospedale

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Due pronto soccorso messi a fuoco e fiamme in soli due giorni. E, nell’ordine, un medico, infermiera un’operatore sanitario aggrediti e picchiati dallo stesso ragazzo.

L’ultimo episodio è avvenuto ieri sera alle 22:31, al pronto soccorso dell’ospedale Padre Pio di Bracciano. L’aggressore, un 24enne di Manziana con problemi psichiatrici ma nessuna patologia fisica, si è presentato pretendendo di essere ricoverato. Al rifiuto da parte del personale sanitario, che non ha riscontrato alcuna ragione che potesse giustificare il ricovero, il giovane ha dato in escandescenze.

La furia al pronto soccorso

Tutto è iniziato pochi minuti prima delle 22:30, con il giovane che è andato al triade per chiedere di essere ricoverato. Ma, al rifiuto, subito si è innervosito. Il 24enne prima ha iniziato a gridare. Poi se l’è presa sedie e suppellettili, lanciando tutto ciò che gli capitava a tiro. Non contento, ha rivolto la sua furia verso le due persone che in quel momento si è trovato davanti, un’infermiera e un operatore sanitario. Alle 22:31 è stata chiamata la vigilanza, subito accorsa. 

L’intervento delle guardie

Nella postazione si trovavano due addetti della Sicuritalia, il servizio di guardia non armato, due guardie giurate della Unionsicurity, il servizio armato e un uomo del servizio fiduciario, Paolo Serracchiani.

Quando, dopo la chiamata, le guardie sono arrivate, si sono trovate davanti una scena incredibile, con il 24enne in preda a una furia incontrollabile. 

Il ragazzo stava picchiando un operatore sanitario Serracchiani, in qualità di pubblico cittadino, è intervenuto per primo per fermarlo. L’ha bloccato in flagranza di reato, in attesa che intervenisse la guardia giurata armata, arrivata subito dopo. E’ arrivato anche un medico che ha iniziato a parlargli per calmarlo, ma lui ha continuato a tirare calci e pugni anche al dottore. Solo grazie alla vigilanza, non armata e armata, si è potuto bloccare l’aggressore.

È quindi utile il servizio di vigilanza non armata?

“Sì, anzi, necessario, perché molte guardie giurate non sono addestrate a un certo tipo di servizi. Io, ad esempio, sono un ex istruttore di Karate ed ex buttafuori. Sono riuscito a placcare e bloccare il ragazzo senza problemi perché sapevo come farlo, senza usare armi, senza violenza e senza far correre pericoli a nessuno. Conosco le leggi e so quello che posso fare e cosa non devo fare. Purtroppo le guardie armate non hanno questo tipo di addestramento. In questo caso specifico sono intervenuto per primo proprio per evitare problemi. Le forze dell’ordine, a cui ho descritto la situazione, mi hanno ringraziato per questo. Ieri sera con il collega armato mi sono trovato molto bene perché aveva esperienza, ma ci sono casi in cui l’esperienza manca e possono sorgere problemi”.

Infermiera e Operatore Sanitario aggrediti

L’infermiera ha riportato una forte contusione al polso, mentre l’operatore sanitario, oltre ad avere la divisa strappata, una contusione al volto. Entrambi sono stati curati e refertati sul posto.

L’arrivo dei carabinieri 

Sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Bracciano che hanno preso in consegna il 24enne. Una volta identificato, il ragazzo è stato deferito in stato di liberà per interruzione di servizio pubblico e lesioni personali. Successivamente il giovane, che soffre di problemi psichici, è stato trasferito all’ospedale di Civitavecchia dove ancora si trova ricoverato.

Pronto soccorso distrutto due giorni prima

Già il 27 agosto lo stesso paziente aveva distrutto il pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia. Il 24enne aveva colpito un medico che, anche in questo caso, gli aveva rifiutato il ricovero. Quando il medico, un 54enne, gli aveva negato l’accesso al reparto, il ragazzo aveva perso le staffe, reagendo malissimo. Schiaffi, pugni e spintoni erano stati la conseguenza. Il medico, che in seguito si era fatto refertare, aveva denunciato il fatto ai Carabinieri della stazione di Civitavecchia, giunti sul posto. 

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