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“Oggi inizia la sua nuova vita”: il messaggio della mamma del 17enne investito ai Castelli

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Incidente Roma investimento Via Antonelli

Dopo essere stato operato d’urgenza al Policlinico di Tor Vergata, il 17enne investito il 4 di gennaio ai Castelli Romani riapre gli occhi, sostenuto dalla famiglia e dalla comunità. I residenti più volte avevano chiesto di mettere in sicurezza l’incrocio dove è stato ferito.

Se l’è vista brutta il 17enne che il 4 gennaio 2024 è stato investito ai Castelli Romani. Stava attraversando la strada con un amico nella frazione di Marino di Frattocchie, quando un’auto è sbucata all’improvviso e l’ha preso in pieno. Per il ragazzo sono iniziate ore terribili, trasportato in fin di vita al Policlinico di Tor Vergata. Lì è stato salvato per miracolo e oggi, a distanza di quasi due settimane dall’operazione, sua madre affida gli attimi di terrore vissuti durante l’incidente alle cronache.

Incidente
Incidente (ilcorrieredellacitta.com)

 

La madre del 17enne investito: “Da anni segnaliamo la strada pericolosa”

“Ero in Sicilia quando fu investito mio figlio”, ha raccontato al Messaggero, “è stato il viaggio più brutto e più lungo della mia vita. La sua nuova vita comincia da qui”, racconta Monica, la mamma del 17ennne. Per riaccendere i riflettori sulla scarsa sicurezza stradale è stato necessario che un 17enne fosse investito. È arrivato all’ospedale sanguinante, intubato e operato in tempi record, gli è stata asportata una milza ed è entrato in coma. Si è salvato per miracolo e ora può tornare ad abbracciare i suoi cari e gli amici.

Una nuova pagina nella vita del ragazzo originario dei Castelli romani. Quanto invece all’incrocio dove è stato tranciato, via del Sassone, la solfa per anni è stata sempre la stessa. Secondo la madre del ragazzo, si tratterebbe di una strada su cui già in passato i cittadini si erano espressi, sottolineando la pericolosità dell’incrocio, sprovvisto di marciapiedi. “Una strada vergognosa”, secondo la donna, tanto da diventare una vera e propria problematica per la comunità dei Castelli, che non era sfuggita nemmeno al Comitato di Quartiere. Il 4 gennaio la donna che investì il 17enne percorreva la strada provinciale verso via dei Laghi, un tratto dove basterebbero dissuasori o un semaforo pedonale per impedire un’altra vittima della strada. O semplicemente un autovelox, per scoraggiare i trasgressori e limitare i danni per i pedoni che attraversano.

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