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Omicidio Giulia Tramontano, trovato il coltello: ora si cerca il cellulare della ragazza

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Giulia Tramontano

Come annunciato ieri sulle nostre pagine, oggi è stato il giorno della visita dei RIS nella villa dove viveva Giulia Tramontano con Alessandro Impagnatiello. Il presunto assassino della ragazza incinta, durante l’interrogatorio di ieri, aveva confermato come l’arma del delitto si trovasse all’interno della loro casa. Indicazione giusta, considerato come realmente la lama è stata rinvenuta nella loro abitazione. 

Omicidio Giulia Tramontano, il ritrovamento del coltello

A distanza di giorni, infatti, ancora non era stata rinvenuta l’arma del delitto. È servito diverso tempo per far aprire il presunto killer sull’argomento, considerato che solamente col passare delle giornate ha ripreso una lucidità mentale per spiegare agli inquirenti la logica del macabro delitto compiuto e soprattutto la posizione dove aveva riposto gli oggetti chiave di questo delitto. Lucidità mentale che, gradualmente, sta portando al ritrovamento anche di altri oggetti appartenenti alla ragazza, che gli erano stati sottratti nel momento dell’omicidio per ignoti motivi.

Il ritrovamento dei documenti di Giulia

Tra i ritrovamenti avvenuti nelle ultime ore, oltre al coltello che ha ucciso Giulia Tramontano, ci sono stati anche quelli legati ai documenti della giovane ragazza. Su indicazione di Impagnatiello, sarebbe stata rinvenuta la carta d’identità e la carta di credito della giovane. È ipotizzabile come l’occultamento di simili documentazioni, nella testa del presunto killer, servissero solamente a rendere più difficile il riconoscimento del cadavere. Ipotesi che, se vera, verrebbe avvalorata dal tentativo di carbonizzare la salma della giovane ragazza incinta. 

Il mistero sul telefono di Giulia

Tra gli oggetti che andranno ritrovati, sicuramente spicca il telefono. Sull’argomento, Alessandro Impagnatiello non ha fatto ancora chiarezza, nonostante abbia confessato di “aver utilizzato lo smartphone della giovane” dopo la morte della stessa. Il telefono ritornerebbe fondamentale per le indagini, in quanto risulterebbe uno degli oggetti che possono raccontare con più precisione le ultime ore della giovane Giulia. 

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