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Omicidio-suicidio a Roma: uccide la madre con un fucile da sub e si spara. Morto anche il figlio in ospedale

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Omicidio Suicidio Roma morto William Leo

Ha prima ucciso la madre, ha appiccato l’incendio per eliminare ogni traccia e poi si è sparato per farla finita.  Ma dopo undici giorni in ospedale lui, William Leo, figlio della vittima, rimasto ferito non ce l’ha fatta ed è morto oggi in ospedale, dove versava in condizioni critiche.

Quella mattina del 12 aprile scorso, i vigili del fuoco e i Carabinieri erano intervenuti per un incendio ed erano stati avvisati proprio da William Leo. Poi, la tragica scoperta del cadavere di una donna in quella casa distrutta dalle fiamme. Non una terribile fatalità o un incidente come inizialmente si pensava, perché sono subito emersi dettagli inquietanti su quanto accaduto a Roma, in Via di Grotte d’Arcaccio,148. 

Omicidio-suicidio a Roma: uccide la madre e appicca l’incendio

Nella casa devastata dal rogo erano stati trovati molti elementi incompatibili con un incidente domestico. La vittima, Manuela Fiorucci, 66 anni, era stata ritrovata con una vistosa ferita al volto, mentre il figlio rimasto ferito e trasportato in ospedale al Sant’Eugenio aveva una fiocina conficcata in un occhio. Inoltre, la porta di ingresso era stata trovata chiusa dall’interno.

Un’ipotesi quella dell’omicidio-suicidio poi confermata. Ma adesso a questa terribile vicenda, si aggiunge un altro tassello perché l’assassino è morto all’ospedale San Camillo, dove era stato trasportato per sottoporlo a un delicato intervento per estrarre la fiocina dall’orbita oculare.  Stando a quanto ricostruito dalla nostra Redazione, l’uomo, William Leo, 37 anni, era affetto da disturbi psichici e in particolare soffriva di una sindrome di bipolarismo

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