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Operaio muore sul lavoro al Teatro dell’Opera, Carlo Fuortes a processo per omicidio colposo

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Teatro dell'Opera di Roma

Dopo l’esperienza in RAI, per Carlo Fuortes si apre la porta del Tribunale di Roma. L’ex Amministratore Delegato dell’emittente pubblica, infatti, sarà processato per “omicidio colposo”, per la morte di un operaio all’interno del Teatro dell’Opera. La tragedia, avvenuta nel 2017, vedeva Fuortes come sovrintendente del famoso teatro romano. A perdere la vita, in quell’occasione, fu Oberdan Varani, un addetto alle pulizie della struttura.

Carlo Fuortes a processo per omicidio colposo

Fuortes si ritroverebbe a processo per la morte di Oberdan Varani. L’uomo, addetto alle pulizie, il 31 luglio del 2017 venne incaricato di pulire il seminterrato del palcoscenico. Lo spazio, chiamato come “la fossa” dagli addetti ai lavori, è un cunicolo stretto e dove ci si muove a malapena. Varani sarebbe sceso in quel vano per delle “pulizie straordinarie”, utilizzando una scala che non era adeguata a quel lavoro. Il risultato è stata una caduta fatale, che facendogli battere la testa lo ha portato al decesso nel giro di due settimane. Infatti, il cuore dell’operatore smette di battere il 9 agosto 2017.

L’accusa nei confronti di Fuortes

Per la pm Antonella Nespola, la morte di Oberdan Varani era evitabile. Infatti, per la Procura di Roma il dipendente non venne adeguatamente preparato per pulire la “fossa” del Teatro dell’Opera. Inoltre, per scendere all’interno della cavità, lo stesso Varani non venne neanche adeguatamente equipaggiato per scendere ed eseguire il lavoro in piena sicurezza. Una condizione che ha spinto la Procura a portare a processo sia Carlo Fuortes che il responsabile della ditta di pulizie che aveva vinto l’appalto. 

Il legale di Fuortes: “Varani era ubriaco al momento del lavoro”

La difesa del legale di Carlo Fuortes, l’avvocato Alessandro Gamberini, parla di un Oberdan Varani che era alterato dall’alcol al momento dell’incidente. Infatti, dopo l’autopsia è risultato come l’addetto alle pulizie avesse un tasso alcolemico di 1,3: un dato che, essendo molto elevato, incide pesantemente sull’equilibrio di una persona e avrebbe creato le condizioni della fatalità avvenuta. 

Foto: @BrunettiPaola

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