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Ostia, blitz a Castel Porziano: mancanza di permessi e concessioni, sequestrati due chioschi

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sequestrati due chioschi ai cancelli di Castel Porziano

Prosegue la maxi inchiesta che la procura di Roma sta portando avanti da questa estate sul litorale di Ostia e i provvedimenti non si fanno attendere. Siamo ai Cancelli di Castel Porziano, qui sono stati sequestrati due chioschi perché non in regola con concessioni e permessi. Interessate dalle indagini anche altre cinque strutture, per le quali è previsto un destino analogo. 

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Sigilli a due chioschi di Castel Porziano 

Da quanto è emerso, i gestori dei chioschi sarebbero sprovvisti dei necessari titoli, pertanto le strutture risulterebbero abusive. Al centro dell’attenzione dei magistrati le attività legate alla ristorazione come cucine ma anche sedie e tavolini che risulterebbero sprovvisti delle autorizzazioni necessarie per posizionarli. Come anticipato, interessate dalla indagini ci sono anche altre strutture ed ora, i gestori delle stesse temono che possano venire applicati i sigilli anche ai loro locali. 

I controlli 

I controlli sono stati effettuati ieri ad Ostia e danno il via a quella che si preannuncia una nuova stagione di blitz e sequestri dopo quella vissuta sette anni fa dai concessionari stessi, ovvero nel 2015. Ad essa hanno fatto seguito processi e provvedimenti di chiusura e molte udienze, di fatto, si conclusero con un non luogo a procedere. 

La problematica

La problematica che interessa i Cancelli di Castel Porziano è di lungo corso. Tutto è iniziato quando alcuni gestori sia di Castel Porziano sia di Capocotta avrebbero presentato al Comune delle richieste per costruire o ampliare le strutture di legno sulla sabbia. Le istanze vennero rigettate a causa di un ‘vuoto amministrativo’ rispetto a chi ha la competenza sulla spiaggia. Teoricamente quest’ultima spetterebbe al Campidoglio dopo che nel 1965 l’allora Presidente della Repubblica Saragat le donò al Comune di Roma ma dal 2001 l’amministrazione centrale non rinnova la convenzione. Pertanto, ad oggi, sulla gestione non avrebbe nessun titolo e non è chiaro  a chi spetterebbe il rilascio delle autorizzazioni. 

 

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