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Ostia, ex Gil tra occupazioni e teppisti all’opera

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Entrata principale dell'ex Gil a Ostia

Doveva essere l’occasione per riqualificare la storica sede dell’ex Gil di Ostia, anche conosciuta anche come Gioventù Italiana del Littorio, ridando prestigio e splendore a una struttura nel cuore del territorio lidense. In realtà, tranne qualche muro buttato giù, dei lavori di ristrutturazione sembra non esserci più traccia. Nulla si muove all’interno del cantiere che circonda il perimetro dell’ex scuola lidense, oggi diventata sede di fortuna solo per sbandati e senza fissa dimora. 

Eppure i progetti su questo stabile erano molteplici. Si parlava del trasferimento della Polizia Locale di Ostia, il X Gruppo Mare, all’interno di questi locale, oltre agli uffici per far tornare il Giudice di Pace sul territorio e una sede dello Smart City Lab. Al momento, nulla di tutto ciò si vede. L’area è completamente abbandonata, tanto da essere diventata meta per tossicodipendenti che vogliono drogarsi lontano da occhi indiscreti, persone in cerca di un tetto sopra la testa e soprattutto teppisti, che da qualche mese stanno creando più di qualche problema su viale Vasco de Gama.

La situazione all’ex Gil di Ostia

Oggi sono numerose le testimonianze che segnalano come questo spazio sia puntualmente occupato da qualche soggetto. Infatti, sempre più spesso e in particolar modo durante le prime ore del pomeriggio, è possibile vedere persone che entrano nella struttura abbandonata dal cancello di viale Vasco de Gama, facilitati nell’ingresso poiché sfruttano un buco all’interno dell’inferriata. Da qui, da tempo sembrano passarci molti giovani e soprattutto persone di colore, che forse come con la ex colonia Vittorio Emanuele, all’interno della storica struttura lidense trovano alloggi di fortuna. 

In merito, una signora ci racconta: “Una mattina ho visto dall’autobus come un ragazzo di colore abbia provato a entrare in quello che era il campo della Gil, passando per il cancello di Vasco de Gama. Voleva entrare con la propria bicicletta, ma è rimasto impigliato nei ferri. Ha cominciato a urlare dal dolore, forse perché si era ferito nel gesto. Fermi al semaforo, ci siamo spaventati anche noi passeggeri del mezzo Atac, perché comunque vedevamo sempre una persona sofferente in strada”. 

I tossicodipendenti e la sassaiola su viale Vasco De Gama

Le storie dei residenti su questa struttura lidense si susseguono a dismisura. Un anziano della zona, addirittura ci racconta: “I problemi non sono solo su viale Vasco De Gama, che comunque consente un accesso sicuro poiché spesso qui l’illuminazione pubblica è assente, in un contesto che agevola gli occupanti a entrare nella struttura. Per esempio, sull’entrata principale di corso Duca di Genova, ho visto diversi tossicodipendenti entrare nella struttura per consumare le proprie droghe lontano dagli occhi della gente. Ci entrano addirittura a gruppi di persone, sfruttando un buco presente nella recinzione”. 

A tutto ciò, si unisce anche il problema dei vandali, che dall’interno della struttura lanciano sassi sulle automobili parcheggiata su viale Vasco de Gama e viale delle Sirene. Un residente ci racconta: “Spesso è possibile vedere come dei giovani, molto probabilmente minorenni, scavalcano il cancello di Vasco de Gama ed entrano agevolmente nella struttura. Cosa facciano dentro non si sa. Sicuro però c’è un problema di sicurezza, in quanto dall’area della Gil sono arrivati sassi in direzione delle auto parcheggiate. Nessuno per ora si è mai fatto male, ma ricordiamoci quali danni può fare un masso che colpisce un automobile in corsa su queste strade”. 

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