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Ostia, nasconde la droga negli slip: denunciato il nipote di Enrico Spada detto ‘Pelè’

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Polizia Lotti Ostia

Aveva cercato un nascondiglio che, secondo lui, poteva essere perfetto. Pensava infatti che gli odori “naturali” potessero nascondere quelli delle sostanze stupefacenti, evitando così eventuali controlli. E invece le cose sono andate diversamente per il 17enne denunciato ieri a Ostia nel corso dei massicci controlli interforze.

I controlli sono stati effettuati dai poliziotti del X Distretto Lido, congiuntamente al personale del Reparto Prevenzione Crimine Lazio, del Reparto Cinofili, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale Roma Capitale, nell’ambito dell’attività di prevenzione e repressione di quei reati che, data la loro pervasività, hanno un significativo impatto sulla percezione della sicurezza da parte dei cittadini. Gli agenti sono stati impegnati in un servizio straordinario di controllo del territorio, così come determinato in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e pianificato con Ordinanza del Questore.

Denunciato il nipote di Enrico Spada, detto ‘Pelé’

Durante i controlli gli agenti si sono accorti del ragazzo, un 17enne già conosciuto agli inquirenti, che si aggirava con fare sospetto. I poliziotti lo hanno quindi perquisito e hanno trovato, nascosti accuratamente negli slip, 70 grammi di “fumo”. Per questo il giovane,  nipote di Enrico Spada, detto ‘Pelé’, morto 7 anni fa, è stato denunciato. 

Nel corso del servizio sono stati anche rintracciati e tratti in arresto 3 italiani, destinatari di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Roma per rapina e reati inerenti gli stupefacenti. I servizi si sono concentrati in quelle aree di Ostia oggetto di recenti segnalazioni ed esposti da parte dei residenti, per innalzare la percezione di sicurezza della popolazione e la fiducia nelle Istituzioni.

Distrugge la stanza dell’hotel e spaventa gli ospiti

In precedenza, presso un Hotel sul Lungomare degli Abruzzi, i poliziotti del commissariato Lido avevano arrestato una donna di origini tedesche per resistenza, lesioni e minacce aggravate. Questa, prima dell’arrivo degli agenti, aveva messo a soqquadro una stanza dell’albergo e terrorizzato le persone lì presenti.

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