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Ostia, vengono scoperti mentre fabbricano crack: picchiano i poliziotti e gli aizzano contro un pitbull

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Arresti Ostia

Hanno cercato di sfuggire all’arresto aizzando il cane, un pitbull addestrato ad attaccare, e nel contempo aggredendo loro stessi i poliziotti che avevano “osato” entrare nel loro regno, un vero e proprio laboratorio artigianale dove realizzavano crack da vendere soprattutto ai giovani. È successo a Ostia, nella zona di ponente, dove gli agenti del X Distretto Lido, soprattutto a seguito dei recenti episodi di criminalità avvenuti a Roma e dintorni, hanno messo in atto una maxi operazione di controllo e prevenzione.

I poliziotti, in servizio a Nuova Ostia con un contingente di più di 100 agenti, tra il personale del X Distretto e dell’Ufficio Prevenzione Generale – Sezione sicurezza – della Questura, del Reparto Prevenzione Crimine, dei Cinofili antidroga della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, hanno effettuato un controllo massivo dell’intera zona. Nel corso del servizio sono state eseguite 7 perquisizioni domiciliari, controllate 339 persone e 149 autovetture. Sono stati inoltre controllate 80 persone sottoposte agli arresti domiciliari e verificata la regolarità amministrativa di 3 attività commerciali, tra cui un supermarket.

Arrestati padre e figlio: gestivano un laboratorio di crack

Gli agenti del X Distretto, nel corso del controllo, hanno arrestato due cittadini italiani e sequestrato circa 100 dosi di crack pronte per la cessione. I due, padre e figlio, entrambi già noti alle Forze di Polizia, avevano realizzato un laboratorio per la preparazione del crack. Avevano adibito il loro l’appartamento anche a centrale di smercio, proteggendolo con telecamere e una pesante grata all’ingresso. Al momento dell’irruzione degli agenti, i due hanno ingaggiato una violenta colluttazione con i poliziotti, aizzando contro di loro anche un pitbull.

Due agenti sono rimasti feriti riportando lesioni rispettivamente per 35 e 7 giorni. Durante la perquisizione dell’appartamento è sopraggiunto un cliente che, non riconoscendo i poliziotti, ha chiesto loro  della cocaina. Che ovviamente non gli è stata data. Anzi, gli sono stati chiesti i documenti e l’uomo è stato segnalato come assuntore. Dopo gli atti di rito padre e figlio sono stati arrestati perché gravemente indiziati del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. La Procura ha poi chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari di Roma la convalida della misura pre-cautelare ed ha disposto la custodia cautelare in carcere per entrambi. L’ottimo risultato si inquadra in un’operazione più complessa, che incide anche sulla percezione della sicurezza da parte dei cittadini.

Ostia, maxi operazione della Polizia: arresti e sequestri di droga

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