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Piazza di spaccio alle porte di Roma: arrestati due pusher giovanissimi

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Il centro storico di Monterotondo è un luogo di movida per i giovani del posto ma può essere anche altro. Oltre ad essere spazio per una passeggiata, infatti, è anche un luogo nel quale la vendita di droga accade quotidianamente. I Carabinieri della stazione locale, da tempo avevano intercettato il centro come una ‘piccola piazza di spaccio‘ e a prova di questa giusta intuizione, nel corso degli ultimi controlli, hanno arrestato due giovanissimi pusher. Parliamo di ragazzini sì, ma nonostante la giovane età possono essere definiti veri e propri spacciatori. 

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Il primo ragazzo arrestato è stato beccato proprio sull’isola pedonale di via Cavour. I militari lo hanno visto mentre, approfittando del buio, stava spacciando sostanze stupefacenti già confezionate a dei ragazzi del posto. Una volta avvenuta la vendita i carabinieri sono intervenuti e hanno arrestato il giovane 19enne: già noto alle Forze dell’Ordine. Una perquisizione personale e domiciliare ha permesso ai militari di rinvenire 12 dosi di mariujana (da un grammo ciascuno), 500 euro in contanti, nonché altri 20 grammi nascosti in casa. 

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Il secondo caso di spaccio si è verificato a pochi passi dal primo, esattamente in piazza San Pio davanti al duomo di Monterotondo. Anche questa volta il pusher è giovanissimo, in questo caso addirittura minorenne: parliamo di un ragazzo di origine rumena residente a Monterotondo con la famiglia da diverso tempo. Il minorenne era ben organizzato: sostava con un suo amico a bordo di una minicar dove, direttamente dal finestrino, vendeva l’hashish. All’ennesimo scambio di denaro e stupefacente i Carabinieri sono intervenuti per condurre in caserma i due minori in attesa dell’arrivo dei genitori.
Il minore rumeno, al termine dei controlli, è stato dichiarato in arresto: aveva con sé ancora 16 dosi di hashish e 400 euro in contanti, oltre alle 200 dosi nascoste nella sua cameratta. Il complice, invece, è stato deferito a piede libero al Tribunale dei Minori per aver concorso nel reato di spaccio, avendo messo a disposizione la propria autovettura trasformata in un “droga shop ambulante”. 

 

 

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