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Rischiare la vita per un selfie estremo: l’ennesima follia social si chiama ”Planking Challenge”

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Planking challenge a Frosinone

Un roulette russa dove in ballo c’è la vita stessa: ci si sdraia sull’asfalto, di notte, e con i nervi a fior di pelle si attende che passino le auto proprio in corrispondenza del proprio corpo. Bisogna resistere, e non muoversi, finché l’automobilista stesso non frena di colpo, o sterza all’improvviso per evitare l’immane tragedia che di lì a poco sarebbe potuta accadere. Solamente alla fine di tutto, quando l’auto si è fermata, allora ci si può muovere e scappare via senza farsi vedere. 

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La follia del Planking Challenge anche in Italia

Una ‘ragazzata’ è dir poco. Non è un atto goliardico, ma forse solamente l’ennesimo prolungamento del cosiddetto narcisismo virtuale che i social, se mal utilizzati, contribuiscono a fomentare nei giovanissimi. Infatti, il tutto è allestito per poterlo riprendere con video, o selfie da poter condividere poi sui social, ovviamente. Un gioco folle, che arriva da oltreoceano e viene denominato planking. La notte scorsa è arrivato fino alla provincia di Frosinone, sulla strada regionale Casilina, nel comune di Piedimonte San Germano. Anche qui, come nel resto del mondo, i protagonisti del folle gesto sono stati dei ragazzini. 

Il caso in provincia di Frosinone

Ragazzi e adolescenti, insomma, si sfidano sui social con questa pericolosissima challenge al fine di ottenere un primato. Un primato di non si sa bene cosa. L’ennesima trovata insensata dopo la cicatrice francese, che qualche tempo fa era in cima ai ”trend” dei giovanissimi. Questa volta, però, non si tratta di un semplice segno lasciato sul viso che, nella peggiore delle ipotesi rimane per settimane, ma si tratta di una modalità in cui è possibile perdere la vita e rovinarla all’eventuale automobilista di turno. A dare l’allarme, sull’ultimo caso nella provincia di Frosinone è stato un portiere d’albergo. L’uomo, un dipendente dell’hotel San Germano, ha ricevuto la segnalazione da un cliente, e così ha dato l’allarme utilizzando proprio i social. “Sono uscito dalla reception – ha raccontato – e affacciatomi alla strada li vedo sdraiati a terra, ridacchiando tra di loro, e urlo che se non si fossero tolti immediatamente avrei chiamato i carabinieri. Loro scocciati scappano e intanto mi insultano”. Poi ha aggiunto: “Spero che ci sia qualche genitore che legga, così da poter intervenire prima dell’accadimento di un episodio devastante”.

(Foto in copertina da aesthetic.shutter21 – Instagram)

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