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Pranzi e vino in cambio di ‘favori’: ristoratore di Santa Marinella a rischio processo

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L’ipotesi di reato è pesante: corruzione. E a finire nel mirino della Procura di Civitavecchia è un ristoratore di Santa Marinella, F.Q., accusato di  ‘pagare’ soffiate sulle attività antiabusivismo del Comune di Santa Marinella con pietanze prelibate, spumante e champagne. Una indagine chiusa per il magistrato inquirente che si prepara a chiedere il rinvio a giudizio dell’indagato e non solo.

Il ristoratore avrebbe pagato con botti di vino e pranzetti luculliani ‘favori’

Secondo le risultanze investigative il ristoratore avrebbe pagato con botti di vino e pranzetti luculliani informazioni, da parte di dipendenti e consiglieri comunali, su eventuali attività antiabusivismo del Comune nei confronti del suo locale, ma anche per riuscire a ottenere un cambio di destinazione d’uso di un’altra attività: un hotel che l’imprenditore era intenzionato a far diventare un complesso immobiliare realizzandovi una serie di appartamenti. E il pagamento, seppure solo con pietanze prelibate, ha configurato secondo la magistratura il reato di corruzione.

L’inchiesta alla quale ha dato seguito la Procura di Civitavecchia, secondo quanto riportato da La Repubblica, sarebbe nata in seguito alla denuncia del sindaco, lo scorso anno, che segnalò una serie di manovre finalizzate a indurre i consiglieri a una raccolta firme per sfiduciarlo.

Il pm ha chiuso le indagini ora è pronto a chiedere il rinvio a giudizio

Le indagini e i ricorsi che sono seguiti, dall’avvio indagini, hanno portato ad alleggerire le posizioni degli indagati, ma anche a estromettere  dall’inchiesta il vicesindaco. Per gli altri quattro indagati invece il magistrato inquirente ha portato avanti le attività investigative fino ad arrivare, in questi giorni alla chiusura indagini. Il Sostituto procuratore di Civitavecchia sembra, quindi, essere pronto a formulare formale richiesta di rinvio a giudizio per 4 indagati. Non resta che vedere cosa deciderà il giudice in merito, alla luce delle prove racconta dalla pubblica accusa che consisterebbero, tra l’altro, anche in intercettazioni.

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