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Revenge porn nel frusinate: lei li adescava, lui gli estorceva denaro con scatti hard

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Revenge porn

Si fingeva trascurata dal marito per adescare uomini sul web. Quando però il corteggiamento passava ai rapporti intimi, per le vittime scattava il ricatto e l’estorsione, complice anche il marito di lei a minacciare i poveri malcapitati. I responsabili, una coppia di Ceccano, sono finiti sotto indagine per revenge porn.

Prima la seduzione, poi l’estorsione dietro minaccia di rivelare tutto alle mogli e compagne. Un piano ben studiato quello messo a tavolino da una coppia di 40enni, originari di Ceccano, in provincia di Frosinone, che hanno incastrato decine di uomini impegnati ricattandoli di raccontare l’adulterio. Nella trappola sarebbero finiti grazie all’arte seduttiva di una donna che, fingendosi disponibile ad avere incontri extraconiugali, avrebbe ingannato diversi uomini, per poi farsi sorprendere dal marito di lei durante i vari rapporti intimi.

Fingeva di essere una donna sola e da consolare, ricattava gli amanti per denaro

Il piano della coppia prevedeva che lei, una commessa con lavori saltuari, si mostrasse disponibile sessualmente e in abiti succinti su siti per soli adulti. Raccontava di un marito troppo impegnato a lavorare come operaio e che la trascurava. Per questo avrebbe selezionato accuratamente le sue “prede”, puntando a uomini sposati, fidanzati o impegnati. Il motivo era presto detto: ricattarli di rivelare tutto alla loro metà e chiedendo indietro, per tacere, somme di denaro.

Lei adescava, lui riprendeva i rapporti e ricattava le vittime: coppia di 40enni indagati per revenge porn

Una volta che le vittime, che si stimano a una dodicina, cadevano nella trama della commessa, si appartavano generalmente con lei in casa o in auto. Qui veniva sorpresi però dal marito che, filmando o fotografando tutto, minacciava di inviare il materiale alle rispettive donne.

L’unico modo per uscirne era saldare un’estorsione di poche centinaia di euro, tra le 200 e 300 euro, ma a una delle vittime lo stratagemma dei due ricattatori non è andato giù. Le indagini sono così partite da una denuncia con l’accusa, per i due 40enni, di revenge porn. Sarà l’avvocato Davide Salvati, nei prossimi giorni, a dover difendere i due dalle accusate delle tante, amareggiate, vittime.

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