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Roma. ‘Bisogna spedire i rifiuti ad Amsterdam’, ma Ama è inefficiente

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Roma, le ragione del sì e del no per il termovalorizzatore

L’emergenza rifiuti a Roma è sempre peggio. In questo momento la situazione non deve essere solo presa in considerazione, deve essere presa ‘di petto’, deve, sostanzialmente, cambiare. E una soluzione ci sarebbe. Quella di trasportare i rifiuti ad Amsterdam, oltre cinquemila tonnellate per carico da Civitavecchia. Ognuno costerebbe 1 milione e 225mila euro. 

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L’inefficienza di Ama 

Ama, però, non è attrezzata. Il trasporto dei rifiuti viene permesso solo se in stiva gli scarti sono pressati e avvolti in imballaggi che li rendono inerti. Tuttavia non ci sono gli strumenti necessari che permettono questo tipo di opzione. Si stima che ci vorrebbero mesi prima di attuare una soluzione del genere. Una soluzione che tra le tante, sarebbe potuta essere quella più ‘comoda’, ‘efficace’ e ‘rapida’. Tre punti di cui Roma ha necessariamente bisogno, e subito. 

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Mancano i siti di stoccaggio 

In attesa del termovalorizzatore, previsto per il 2026, si pensa ad altre soluzioni. Ma non ci sono siti di stoccaggio, quindi ‘aree di sosta per i rifiuti’, dove si possono tenere fino a che non si raggiunge il carico massimo. Ovviamente, pensare a carichi inferiori a 5mila tonnellate (il pieno) è inconveniente se pensiamo anche solo che la nave ferma a Civitavecchia costa, almeno, 20mila euro al giorno. 

I siti istantanei 

Roberto Gualtieri ha allora pensato di firmare l’ordinanza per autorizzare i siti stoccaggio istantanei e, come si legge nel CorrieredellaSera, Francesco Carpano, consigliere comunale di Azione, ha dichiarato: 

Deve essere individuata almeno un’area che abbia l’autorizzazione allo stoccaggio istantaneo di 6mila tonnellate. Così facendo si potrà avere la quantità necessaria via nave o via treno fino a quando non sarà pronto il termovalorizzatore. Ama, non ha sufficienti aree di trasferenza e questo blocca per ore i camion“. 

Altri problemi

In aggiunta, anche la Guerra sta creando non pochi problemi e rallentamenti. Ad esempio, come riporta anche ilCorrieredellaSera, il macchinario necessario per l’imballaggio dei rifiuti proviene dalla Finlandia, (sarebbe arrivato gratis in comodato d’uso), ma dato lo scontro in Ucraina, non arriverà prima di due mesi. 

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