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Roma, le vittime invisibili dell’indifferenza: clochard muore nel cuore di Trastevere

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Clochard 68enne morta nel cuore di Trastevere

Roma. Le vittime invisibili della città, quelle che ogni giorno ci passano davanti, ma noi siamo troppo indaffarati, troppo presi dalle nostre cose per poterli notare, per poter davvero comprendere un dramma che si consuma tutti i giorni, ma rispetto al quale ormai siamo anestetizzati.

Il dramma dei clochard di Roma: tra freddo e indifferenza

I clochard di Roma muoiono in continuazione, soprattutto d’inverno. Il freddo di questi ultimi mesi ne ha uccisi almeno una decina dall’inizio dell’anno. Ma il freddo non è l’unico killer. Il più temibile è, appunto, l’indifferenza. 

Donna 68enne muore all’alba a Trastevere

Gli abitanti di piazza Mastai, all’alba della giornata di mercoledì scorso, è stato svegliato dalle urla lancinanti di dolore e dai pianti. Prima un lamento raggelante, poi le grida finali. Una donna di 68 anni, Marijana Nanova, bulgara di origine, è stata colta da un malore all’alba, ed è morta mentre dormiva su una panchina nel cuore di Trastevere.

Un’intera famiglia venuta dalla Bulgaria

Vicino a lei c’era anche la figlia, accasciata per riposare e, poco distante, un altro figlio. Tutti arrivati dalla loro patria qualche mese fa. La famiglia della donna, ora, vorrebbe portare il feretro in Bulgaria, ma il viaggio ”costa troppo”, dicono, e nella piazza c’è già chi sta facendo una colletta per poter dare una mano.

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Le condizioni della piazza

Quella piazza l’aveva fatta realizzare Pio IX, ed ora è un rifugio per chi è stato abbandonato dalla vita e da tutti: un dormitorio a cielo aperto per i senzatetto. Tra loro anche chi è stato buttato fuori dall’ingranaggio economico ed ha perso il lavoro e poi pian piano una casa, una famiglia e tutti coloro che non ne hanno voluto sapere più niente.

Il comitato Vivere Trastevere

Sulla questione, Dina Nascetti del comitato Vivere Trastevere, ha sottolineato di recente la condizione di degrado e insicurezza in cui versa tutta quella zona: «La situazione è critica – dice – queste persone vanno aiutate ma la zona deve essere messa in sicurezza»

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