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Roma, il 7 gennaio si torna a scuola, ma il Tasso si ribella: ‘Così tra un mese siamo tutti a casa di nuovo’

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Il giorno 7 gennaio 2020 gli studenti delle scuole superiori rientreranno in classe e il tutto dovrebbe avvenire in massima sicurezza. Per la Regione Lazio è già pronto un piano rientro che prevede ingressi scaglionati e controlli sui mezzi di trasporto. Nel decreto è infatti possibile leggere  “Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme  flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, in modo che, dal 7 gennaio al 15 gennaio 2021, sia garantita l’attività didattica in presenza al 50 per cento della popolazione studentesca. La restante parte dell’attività è erogata tramite la didattica digitale integrata“.

Lo stop del liceo Tasso

Tuttavia non tutti gli istituti si son trovati d’accordo con quanto si apprende dal decreto. Il corpo docenti del liceo Torquato Tasso ha difatti dichiarato “Sia i docenti che gli studenti vogliono rientrare, ma per rimanervi sino alla fine dell’anno scolastico. I tempi dell’apprendimento e della verifica necessitano di una programmazione di lungo periodo, che solo la turnazione in presenza limitata e prudente, ma continua, può assicurare. Gli “stop” allo 0% e i “go” al 75% non servono alla scuola, ma solo alla propaganda politica e ideologica “. Dunque anche la sola la presenza al 50% in questa situazione potrebbe risultare un  un azzardo. Per attuare queste misure il Tasso propone un rientro con il 30% degli studenti limitato ad un paio di giorni alla settimana, al fine di mantenere vivo il contatto sociale. “Siamo stufi – dichiara Enzo Nesticò, presidente del consiglio d’istituto e del comitato genitori del Tasso – (…) Se davvero la scuola riapre a queste condizioni, tra un mese gli studenti saranno di nuovo tutti a casa”.

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