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Movida a Roma, la stretta dei controlli: la musica è troppo alta, residenti esasperati

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Roma. I controlli non si fermano mai, e durante il fine settimana si fanno ancora più stringenti e serrati da parte della Polizia di Roma Capitale. Ad essere presi di mira, soprattutto gli esercizi commerciali che accompagnano la cosiddetta Movida tra giovani e meno giovani. Molti di questi non solo presentano spesso delle irregolarità, ma possono diventare un vero e proprio incubo per la quiete pubblica. Scendendo nel dettaglio, sono stati passati in rassegna alcuni locali in zona Ostiense, in prossimità dei quali gli agenti hanno effettuato dei rilievi con Arpa Lazio per verificare la regolarità delle emissioni sonore, al fine di procedere all’eventuale denuncia dei responsabili, laddove si registri uno sforamento dei decibel consentiti. Successivamente, è stata rilevata musica ad alto volume e a porte aperte anche in alcuni locali nel quartiere Parioli e al centro città, dove i gestori sono stati sanzionati  per mancato rispetto del Regolamento di Polizia Urbana.
 

Controlli della Polizia Locale a Roma

Sempre alta la guardia sulla sicurezza stradale, con 7.265 controlli e 1.572 sanzioni, delle quali 660 per superamento dei limiti di velocità consentiti: 20 le patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza e 6 i veicoli posti sotto sequestro. Nelle notti di venerdì e sabato, le pattuglie hanno passato al setaccio pubblici esercizi e minimarket, perlopiù nelle zone di  Trastevere , Piazza Bologna, Ponte Milvio, Monti, Pigneto, Campo De’ Fiori, Piazza Navona e San Lorenzo :  22 le sanzioni comminate,  perlopiù per  vendita e consumo di bevande alcoliche oltre l’orario consentito, occupazioni abusive di suolo pubblico, schiamazzi in strada, musica ad alto volume e irregolarità nella trattazione dei rifiuti urbani. Un minimarket a Trastevere  è stato trovato aperto oltre la mezzanotte, per giunta intento a vendere. Al responsabile è stata comminata una sanzione di circa 7 mila euro, sia per il mancato rispetto dell’ordinanza sindacale, sia per la violazione della normativa dello Stato in materia.
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