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Roma, partite a briscola, sedute dal parrucchiere e gite al mare invece di lavorare: ecco i furbetti del cartellino

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Non è una cosa nuova che i dipendenti di aziende lascino il badge a un collega per farlo timbrare e si dedichino a tutt’altre attività invece che lavorare. Spesa per la famiglia o anche altre attività per arrotondare lo stipendio. Un fenomeno abbastanza comune che si nasconde meglio quando si parla di grandi aziende, dove il numero degli impiegati è tale da non far avvertire la mancanza di una o due unità… anche se a volte gli assenteisti sono molti di più. I numeri sono ben altri, infatti, visto che è stato stimato, come riporta Il Messaggero, che di assenteisti in una ditta con 10mila lavoratori se ne sono calcolati il 15 per cento.

Netturbini che giocano a briscola e un dipendente Atac che consegna dolci

Sono diversi gli episodi venuti alla luce nel tempo: un dipendente Atac che andava a consegnare dolci durante il lockdown, dipendenti che andavano dal parrucchiere, dall’estetista, a fare compere e poi c’è anche chi gioca a briscola, invece, di lavorare, si tratta di dipendenti dell’Ama, in zona Ponte Mammolo, immortalati in un video. Ma sono anche altri i casi nei quali i dipendenti invece di lavorare si volatilizzavano, come per 30 dipendenti che dovevano occuparsi della manutenzione dei giardini del Campidoglio. La Procura, nel 2019, ha accertato che dopo aver timbrato di loro non si aveva traccia e sicuramente non andavano a sistemare il parco. Per non parlare della scuola nella quale i dipendenti molto spesso si mettono in malattia pur non avendo alcunché.

Diverse le inchieste

Casi ripetuti nel tempo e in vari ambiti lavorativi. Non bisogna dimentica tre anni fa quando, in zona Montesacro, è scattata un’inchiesta e a finire nel mirino degli inquirenti sono stati 22 operatori sanitari, tra infermieri e medici che una volta timbrato il badge, se ne andavano in palestra. Shopping, gite al mare, meccanico, figli a scuola, sono tante le attività nelle quali si cimentano i furbetti del cartellino invece di lavorare. L’indagine di maggio scorso porto la procura a indagare 89 dipendenti e ex dipendenti andati in pensione degli Istituti Fisioterapici Ospitalieri. La cosa che più inquieta è che i lavoratori si spalleggiano, timbrando per il collega o per l’amico ben consapevoli che si tratta di un illecito.

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