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Roma, rom occupano un terreno e iniziano a costruire: ‘Siamo i nuovi vicini’

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I rom accampati a Falcognana

Un terreno incolto, abbandonato, ai margini della strada. Se ne vedono tanti, ce ne sono forse troppi sparsi per Roma. Ma questa volta è proprio qui, in quell’area sulla via Ardeatina al Km 15, che alcuni rom hanno pensato bene di costruire una casa in legno. Un tetto dove vivere, tranquilli e indisturbati. O meglio, questo sembrerebbe essere il loro ‘piano’, non certo visto di buon occhio dai residenti, che cercano spiegazioni.

Dalla roulotte alla casetta in legno: la nuova ‘abitazione’ dei rom sull’Ardeatina

Chi vive lì, proprio in questi momenti, sta cercando di avvicinare i rom, di capire perché si trovano in quel terreno, se abbiano o meno dei permessi. Ma alle domande e ai tanti dubbi, i nuovi ‘inquilini’ hanno risposto lasciando tutti senza parole e si sono presentati come…i nuovi vicini di casa. Quindi, nessuna possibilità di tornare indietro: la casetta in legno, come dimostrano le immagini, presto verrà costruita. E accoglierà almeno 10 persone, tra adulti e bambini in quella zona, Falcognana, a due passi da Castel di Leva e dalla ferrovia Roma-Pomezia. 

I rom, che già vivono lì nelle roulotte, stanno iniziando a costruire la casetta, a mettere le prime basi. E ai residenti, quasi spavaldi e senza alcun timore, hanno spiegato che hanno tutte le carte in regola per stare lì. Quel terreno, stando a quanto hanno raccontato i nuovi ‘ospiti’, è della Chiesa, che avrebbe pensato bene di darlo a loro. Un racconto che non torna ai residenti e che ora temono che lì possano arrivare altre famiglie. E che da 10, quindi, i rom, tra piccoli e grandi, diventino molti di più. Forse, questa volta l’erba del vicino…è un po’ meno verde. Perché non c’è niente da invidiare. Anzi, i residenti sono esasperati e infuriati. 

Aggiornamento ore 19:00, il sequestro dell’area

Dopo l’intervento delle forze dell’ordine, grazie anche all’interessamento dell’assessore Alessandro Lepidini del IX Municipio, l’area è stata posta sotto sequestro. Ma sia la casetta di legno, costruita in quattro e quattr’otto, che la roulotte, sono rimaste all’interno. Il timore dei residenti è quindi quello che, già dalle prossime ore, qualcuno possa rompere i sigilli e occupare nuovamente il terreno. “Abbiamo paura che possa sorgere un campo rom abusivo”, confessano. La storia della cessione del terreno da parte della Chiesa raccontata dai rom, quindi, sembra essere infondata. 

 

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