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Roma: “Lasciamela, quella bambina è mia”, paura davanti alla scuola

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Roma

Solo il pronto intervento degli altri genitori ha evitato che le conseguenze potessero diventare ben più gravi di quanto non lo siano già state. Siamo a Roma, è appena iniziato dicembre. Una mamma di una bambina piccola sta all’esterno della scuola materna ed elementare ‘Alberto Manzi’ di via Valdarno, nel quartiere Espero, vicino a Montesacro. Sembra un normale venerdì mattina. Poi, improvvisamente, succede qualcosa.

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Roma, le parole della mamma della bambina

Come riporta l’edizione online de ‘Il Messaggero‘, una donna ha urlato facendo credere di voler strappare dalle braccia della mamma una bimba di tre anni: un folle tentativo che è stato sventato prontamente da altri genitori richiamati dalla scena e dalle urla disperate della madre. “È stato un attimo, non credevo ai miei occhi – ha raccontato la donna ancora sotto shock e sconvolta per l’accaduto ai soccorritori – ho sentito strattonarmi e poi sfilarmi via la bambina. È stato orribile”.

L’intervento dei presenti evita il peggio

“Quella donna sulla quarantina – ha spiegato una testimone – aveva gli occhi spiritati ed è rimasta ferma con la piccola stretta tra le braccia per alcuni minuti, prima che siamo riusciti a farla desistere. Anche quando è arrivata la polizia sembrava smarrita. Ma il fatto è gravissimo. Pensavamo che fosse una zia o una parente di qualcuno dei piccoli alunni e non succedesse nulla”.

Secondo una prima ricostruzione, la responsabilità dell’accaduto sarebbe da ricondurre a un gesto di una squilibrata, fermata dagli agenti delle volanti e consegnata agli operatori del 118 che l’hanno portata in ambulanza all’ospedale Sandro Pertini, a Roma, dove le è stato consigliato di sottoporsi a TSO.

Come era vestita la donna

La donna, vestita con felpa e jeans come se fosse uscita da casa non così distante dall’edificio scolastico, ha tentato di allontanarsi. Le altre mamme, sentite le grida, si sono subito dirette verso di lei per sbarrarle la strada mentre altre avvisavano il 112.

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