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Roma, tornano i controlli a bordo e i romani ironizzano: “Ah perché prima c’erano?”

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atac

Roma e i mezzi di trasporto hanno una lunga storia d’amore che, da diversi anni a questa parte, sembra essere finita in terapia. E’ di qualche ora fa il post dell’Atac (l’azienda che si occupa dei trasporti romani) che a gran voce annuncia il ritorno dei controllori a bordo degli autobus e dei tram. 
Nei prossimi giorni torneranno i controlli a bordo dei mezzi Atac. Continua ad acquistare e validare il tuo titolo di viaggio” con tanto di hashtag Stai sereno, paghi meno. Però c’è chi commenta: “Ma scusate, da quand’è che li avevano aboliti?“. 

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Atac: tornano i controllori sui mezzi, tra dubbi e problemi 

Per utilizzare un mezzo di trasporto, in teoria, è obbligatorio l’acquisto di un biglietto; in pratica nella Capitale non è proprio così. L’annuncio dell’Atac lascia infatti in molti perplessi: utenti che hanno rinnovato il proprio abbonamento annuale, all’oscuro di questa “mancanza”.
C’è, però, anche chi ironizza: “Ah perché, prima c’erano?“. Purtroppo tra la domanda seria e quella scherzosa si apre un mondo segreto che riguarda il modo in cui i trasporti romani funzionano. E’ noto, ai romani, che i controllori si possono incrociare nel centro della città – quel tratto che va da Termini all’Altare della Patria, per capirci – ma in alcuni quartieri, invece, nessuno li ha mai visti. 

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Una città come Roma dovrebbe avere una rete di trasporti eccellente, per turisti e cittadini: organizzata e puntuale. Eppure è tutto al contrario, basta dare un’occhiata al post dell’Atac per capire – alcune – delle problematiche in cui i cittadini incorrono quotidianamente. “Giustissimo, però bisognerebbe anche pulire e sanificare i mezzi ogni tanto” scrive Ingrid. “E la metro B? Quando apriranno le fermate di Castro Pretorio e Policlinico?” commenta Simona. “Bisognerebbe far funzionare anche le obliteratrici a bordo, ne funziona una su mille” aggiunge Giulio. L’azienda ha tanto da sistemare prima di consigliare ai cittadini “Stai sereno, paghi meno” e allora come dar torto a Nicoletta che scrive “Però dite anche che con 1.50€ il Covid è in omaggio“! 

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