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Roma, due turisti falciati sulle strisce da un mezzo Atac: ferite gravi, a processo l’autista

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Turisti investiti a Roma sulle strisce

Roma. Due turisti, presi in pieno sulle strisce pedonali: ora l’autista Atac è stato rinviato a giudizio. Questa la risposta che proviene direttamente dalla Procura di Roma al seguito delle indagini susseguitesi. La notizia è riportata questa mattina anche da il Messaggero. 

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Turisti travolti a Roma sulle strisce da bus Atac

Un incidente drammatico, che era avvenuto proprio a piazza Santa Maria Maggiore poco dopo la mezzanotte dello scorso giugno. Quella sera, un autobus della linea 075 aveva preso in pieno due turisti, entrambi si trovavano a Roma per visitare la città, di origini ceche. Un impatto molto violento, a causa del quale, uno dei due era stato sbalzato per diversi metri. Sorte drammatica anche per il suo compagno di viaggio, il quale era rimasto incastrato sotto il mezzo: solamente l’intervento successivo dei Vigili del Fuoco è stato in grado di liberarlo dal tremendo peso dell’autobus. Alla fine, la corsa urgente verso il Policlinico Umberto I, in codice rosso, dove l’avevano ricoverato in terapia intensiva. Le sue condizioni erano gravissime, così come quelle del suo amico, trasportato invece all’ospedale San Giovanni. 

Le indagini dopo l’incidente

Subito dopo l’incidente, si erano poi aperte le indagini sul caso. Indagini che hanno confermato il fatto che i due due amici stavano regolarmente attraversando sulle strisce. Il punto di attraversamento, inoltre, era ben illuminato sulla strada. Ma tutto questo non è bastato per evitare il peggio: ”I nostri assistiti hanno riportato gravi lesioni e per lungo tempo sono stati ricoverati in ospedali romani prima di poter tornare a casa” – hanno precisato gli avvocati incaricati della difesa dei due turisti. Poi, aggiungono: ”Siamo soddisfatti dell’esito delle indagini, ci costituiremo parte civile per tutelare gli interessi dei nostri assistiti che hanno subito pesanti conseguenze fisiche che non hanno ancora risolto. Anche per questo siamo rammaricati che i nostri assistiti non hanno ricevuto alcun messaggio di vicinanza, ne offerta di risarcimento, da parte del comune o della stessa azienda dei trasporti capitolina”.

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