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San Lorenzo, tra ubriachi, degrado e notti senza dormire: ecco dove si è consumato l’omicidio di via Tiburtina (VIDEO)

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Un degrado senza fine, a cui i residenti però non vogliono arrendersi. All’alba il quartiere si sveglia – dopo essere stato “cullato” dalla musica ad alto volume fino a pochi minuti prima – e trova nelle strade uno spettacolo indecente: decine e decine di bottiglie di birra e di altri alcolici buttate a terra o, peggio ancora, poggiate sui tetti delle automobili in sosta. Canti, schiamazzi, gruppi di ragazzi radunati nei pressi di Piazza dell’Immacolata che alle 3 di notte, trasformano la piazza in una discoteca, noncuranti delle norme anti-Covid e del distanziamento sociale, oltre che del fatto che a quell’ora ci sono persone che vorrebbero dormire.

Questo tutte le notti. E tutte le mattine le stesse scene, a cui si aggiungono magari quelle di malori, come quello avvenuto stamattina, con una ragazza vittima di un collasso in via Tiburtina. E sempre stamattina un party in via dei Volsci era ancora in pieno svolgimento alle 5:20. Musica a tutto volume, alcool a fiumi. Poi si esce, si barcolla, si entra nei bar e magari si importunano i clienti. E finisce in tragedia, come è accaduto ieri, proprio a pochi metri da qui.

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L’omicidio nel locale a San Lorenzo: cliente ubriaco ucciso dal figlio del titolare 

Un uomo è entrato nel locale ubriaco e avrebbe iniziato a infastidire i clienti e il titolare dell’attività, che vende Kebab in via Tiburtina al civico 90. Avrebbe importunato così tanto che il figlio del proprietario, un 18enne, ha pensato bene di placare quella furia. Non con le parole, ma sferrando al cliente in evidente stato di alterazione psico-fisica un pugno. Pugno che poi si è rivelato fatale, perché l’uomo è caduto ed ha sbattuto la testa. Il ragazzo, da quanto ricostruito in seguito dalle parole del padre, si sarebbe difeso, perché la vittima era armato con un coccio di bottiglia, con la quale aveva iniziato a importunare sia i clienti che il figlio del titolare.

Una tragedia che non doveva succedere, da condannare. Ma quanto sono esasperati gli abitanti e i commercianti di questo quartiere? “Sono sempre tutti ubriachi: ma perché non sento mai nessuno preoccuparsi del grande giro di alcool che gira la notte a San Lorenzo? Se non si chiudono “quei rubinetti”, non se ne uscirà mai fuori. Ormai questa gioventù bruciata beve come non ci fosse un domani. Capisco che sono la “manna dal cielo” per i vari locali, ma così non esistendo regole, questo é il risultato”. “Stanotte alle 4 facevano i cori. Con i tappi per le orecchie, di cera, li sentivo. Non si può vivere in queste condizioni. Non si capisce perché un intero quartiere debba essere sotto scacco”. “Non è solo lo Scalo, o la piazza, ci sono diversi punti di san Lorenzo ormai dove dormire è impossibile, per esempio via degli Ausoni, via dei Sardi tra Tiburtina e Volsci. Ora poi con le pedane e i tavoli fuori dai locali, la gente sta lì seduta e maleducatamente urla e schiamazza. Perché è vero che ci vorrebbe più controllo, ma il rispetto è davvero ciò che manca!”, commentano i cittadini attraverso i social.

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La voglia di riscatto del quartiere

Ma adesso i residenti dicono basta. Non ci stanno più a questo degrado, a non poter dormire la notte, a dover circolare facendo la gimcana tra rifiuti e bottiglie di birre. La mattina si alzano per andare a lavorare e vogliono farlo dopo aver riposato e non imprecato tutto il tempo. “Questo è un quartiere bellissimo, che racconta la storia di Roma: lo stanno distruggendo. Servono maggiori controlli, ma anche più decoro da parte dei cittadini e di alcuni commercianti che vendono alcolici anche a chi ormai è fuori controllo”. A tutto questo si unisce poi il problema legato alla mancata raccolta dei rifiuti da parte di Ama, che rende tutto più complicato.  Una situazione difficile, che però potrebbe essere risolta, se ci fosse la volontà delle varie parti coinvolte. 

(foto e video gruppo FB Sei di San Lorenzo Se…)

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