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Sciopero scuola 10 febbraio 2023: motivazioni e orari, le lezioni sono a rischio

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sciopero usb scuola

Attraverso un comunicato ufficiale, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, con la nota 10058 del 28 gennaio, ha reso noto che l’USB P.I. ha proclamato lo sciopero scolastico per l’intera giornata di venerdì 10 febbraio 2023.

Sciopero scuola del 10 febbraio 2023: le motivazioni e come funzionerà

Allo sciopero della scuola del 10 febbraio potrà aderire tutto il personale docente, quello educativo, l’ATA e il corpo dirigente, gli assunti a tempo determinato ed indeterminato delle scuole presenti in Italia ed all’estero. Tutte le lezioni previste per il 10 febbraio 2023, saranno quindi a rischio per l’intera giornata. Il sindacato USB Scuola, “il 10 febbraio scenderà in piazza, con la consapevolezza che la scuola pubblica statale avrebbe bisogno di almeno 150mila docenti e 50mila ATA, così da poter recuperare i tagli perpetrati negli ultimi vent’anni dai governi di ogni colore politico: solo con una seria politica sugli organici è possibile garantire una scuola di qualità”.

“La lotta per l’aumento degli organici è a nostro avviso il punto di congiunzione per realizzare l’unità dei lavoratori della scuola, precari e di ruolo, per garantire una scuola capace di rispondere alle richieste di lavoratori, famiglie e studenti”, comunicano sul loro sito i sindacalisti dell’USB Scuola. 

“Siamo stanchi di questo caos e di una scuola sempre in sofferenza. I fondi del PNRR non possono essere usati per acquistare mega televisori, strumentazioni digitali e allestire aule supertecnologiche in edifici spesso fatiscenti. Quei fondi servono per aumentare gli organici, garantire scuole sicure e consentire finalmente una scuola normale – prosegue la sigla dell’USB Scuola -. Il 10 febbraio ci assumiamo la responsabilità di portare in piazza la precarietà di tutti i lavoratori della scuola, di ruolo e precari, così come la precarietà giovanile destinata a un futuro di sfruttamento e miseria’’. Una situazione che si dimostra come l’ennesima tensione all’interno delle scuole dopo l’inizio del Governo guidato dalla premier Giorgia Meloni.

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