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Sconfitta per gli animalisti: le botticelle tornano in strada a Roma, il Consiglio di Stato blocca il regolamento del Comune

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botticelle roma

Una doccia gelata nel caldo torrido di questo pomeriggio di metà giugno la notizia rimbalzata pochi minuti fa attraverso i social. Il Consiglio di Stato ha bloccato il Regolamento sulle botticelle votato e approvato dalla maggioranza in Assemblea capitolina. In pratica, i cavalli torneranno a circolare per le strade di Roma, sotto il sole, trainando i turisti, nonostante le battaglie degli animalisti. “Non è un duro colpo solo per la nostra Amministrazione ma per tutti i cittadini che amano e rispettano gli animali – dichiara l’Assessore all’Ambiente del Comune di Roma Daniele Diaco – e che hanno portato avanti una lunga e dura battaglia in questi anni per garantire il benessere dei cavalli e spostare conseguentemente le botticelle nei parchi e nelle ville storiche della Capitale. La notizia ci lascia sgomenti: è davvero antistorico considerare nell’anno del Signore 2021 le botticelle alla stregua di un servizio taxi, come se i cavalli fossero delle macchine e avessero dei motori al posto di cuore, zoccoli e zampe”.

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E i dati parlano chiaro. 143 casi di morte per i cavalli delle carrozzelle nel Lazio,  65 nella sola Roma. Dovrebbero essere queste cifre sufficienti a decretare lo stop definitivo di questa turpe quanto desueta, “tradizione”. E mentre sono ancora vive nella memoria di tutti i romani le immagini della tragedia sfiorata in via Condotti un anno e mezzo fa quando un cavallo scivolò in un tombino dove rimase incastrato per diverse ore – ci si interroga sulla reale utilità di questo servizio, in un momento in cui giungono da ogni parte d’Europa e del mondo notizie poco rassicuranti sulle mutazioni del virus Covid-Sars 19 che gettano inevitabilmente ombre minacciose sull’orizzonte del settore viaggi e turismo. “Una decisione frutto della corruzione che ci circonda anche ad altissimi livelli” esplode il rappresentante di una nota associazione animalista in preda ad una rabbia incontenibile.

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