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”Scusi, le sono caduti i soldi”: poi entrano in auto e rubano tutto, ecco come agiscono

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Truffa della moneta a Roma

Roma. Le truffe non si fermano mai, e anzi trovano sempre nuovi modi e metodi per raffinarsi, diventare più performanti e ottimizzare il guadagno. Vi sono diverse tecniche ormai consacrate, e che non fanno che attanagliare l’interno territorio. Quella che va per la maggiore è senz’altro la truffa del finto nipote, di cui le pagine di cronaca locale sono piene, soprattutto in provincia. Ma non è l’unica: c’è la rinomata truffa dello specchietto, la truffa del finto operatore del gas e anche una vecchia conoscenza: la truffa delle monetine. 

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La truffa della moneta a Roma: come agiscono

Quest’ultima, di solito, si consuma proprio nei pressi di luoghi strategici, scelti e selezionati appositamente dai malfattori, come ad esempio negozi e supermercati. Il tutto inizia quando le persone, di solito, sono intente a svolgere alcune azioni, come ad esempio il mettere a posto la spesa all’interno dell’auto. Così, senza farsi notare, buttano delle monetine a terra, e poi le fanno notare ai malcapitati, indicandogliele: la vittima crede siano le sue, di averle perse per strada. E così, mentre si china per raccoglierle, un complice svaligia tutto dentro l’auto: borse, zaini, oggetti di valore, occhiali, portafogli. Insomma, dipende dalle disposizioni del caso. 

Il racconto dell’ultimo caso su viale Libia

L’ultimo caso è segnalato proprio da una cittadina, che decide di raccontare la sua disavventura al Messaggero. A cadere in trappola – forse imbastita con dovizia da un paio di ragazzi – è stata, dunque, una donna. Era appena uscita da un panificio che si trova in piazza Gimma, nei pressi di viale Libia. Come lei stessa ha dichiarato: “E’ accaduto tutto in pochi secondi”. Il fatto è andato in scena venerdì scorso, 19 maggio, dopo dopo le 20.30. La donna era appena uscita dalla panetteria ed era salita a bordo della sua auto. Istintivamente, come fanno in molti, aveva poggiato la sua borsa sul sedile passeggeri. Come ha poi riferito: ”Mentre facevo manovra – spiega – ho sentito bussare al finestrino e c’era un ragazzo che mi faceva segno di guardare in terra. Pensavo di aver tamponato la macchina parcheggiata dietro alla mia. Invece mi voleva segnalare la perdita delle monetine”. Il denaro c’era, e la donna si era chinata per raccoglierlo. Ma ecco che, all’improvviso, un complice ha aperto lo sportello del passeggero e le ha sottratto la borsa con portafogli e tutto il resto, comprese le chiavi di casa e il cellulare. Poi, conclude: ”Me ne sono resa conto solo dopo esser partita e grazie alla spia di apertura della porta, accesa. Sono ritornata sul posto, ma ovviamente erano già fuggiti via.”

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