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Sinner, caccia al primo Master 1000: l’Italia del tennis tifa per Jannik

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sinner

L’Italia del tennis tifa per Jannik Sinner. Manca solo l’ultimo scoglio e poi, se dovesse essere, sarebbe trionfo. Già, perché il forte tennista nostrano va a caccia del suo primo titolo in un Master 1000. Lo farà stasera, alle 22 (ora italiana) contro Alex De Minaur, al torneo di Toronto, in Usa. E i favori del pronostico sono dalla sua.

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Tutti pazzi per Sinner. Forza, Jannik!

Il numero 8 del mondo ha battuto in semifinale l’americano Tommy Paul in due set, con un doppio 6-4. Prossimo avversario, l’ultimo comunque vada, è l’australiano Alex De Minaur. Se dovesse batterlo, Jannik Sinner salirà al numero 6 della classifica Atp. E supererebbe così, nella graduatoria degli italiani che meglio si sono classificati da quando il tennis è diventato Open, Corrado Barazzutti, che al massimo ha raggiunto la settima posizione mondiale. E si porrebbe alla pari di Matteo Berrettini, che la sesta posizione del mondo l’ha raggiunta a inizio 2022.

Jannik a caccia di Barazzutti e Panatta

Più in alto di lui si è issato solo Adriano Panatta, che ha raggiunto la quarta posizione mondiale nell’agosto del suo indimenticabile 1976. La sesta posizione mondiale consegnerebbe a Sinner anche la consapevolezza di essere almeno numero 8 qualora le cose a Cincinnati andassero malissimo: il che comunque vorrebbe dire per lui avere la certezza che allo Us Open non dovrà affrontare un top 4 prima dei quarti.

Con una vittoria, Sinner balzerebbe al quarto posto della Race

Battendo De Minaur Sinner si collocherebbe anche alla posizione numero 4 della Race, la graduatoria calcolata sui soli risultati dell’anno solare che stabilisce chi accede alle Atp Finals di Torino. A meno di eventi impronosticabili, senza pensare alla scaramanzia, già oggi ha staccato tre quarti di biglietto per il capouogo piemontese. Dove potrebbe arrivare con una condizione mentale molto più fresca di quella di molti suoi colleghi.

L’infinito scambio contro Tommy Paul: gli indimenticabili 46 colpi per vincere il punto

Ci sono scambi che segnano una carriera. Quello di 46 colpi conquistato da Jannik Sinner sul finire del secondo set della semifinale vinta contro Tommy Paul (6-4 6-4) a Toronto appartiene a questa categoria. Non per nulla, quando l’americano si è arreso, Jannik è rimasto immobile sulla riga di fondo, con un atteggiamento da gladiatore che raramente aveva mostrato in passato. Stasera alle 22 italiane Jannik disputerà la terza finale di un Master 1000 in carriera, dopo quelle perse a Miami nel 2019 contro Hurkacz e pochi mesi fa contro Medvedev. Incrociamo tutte le dita, anche quelle dei piedi. E facciamo tutti il tifo per Sinner. Forza, Jannik!

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