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Spaccano il vetro dell’auto, turisti derubati di tutto a Torvaianica: ‘Rimasti senza vestiti e senza soldi’

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Furto in auto a Torvaianica

Li hanno lasciati solo con i vestiti che avevano indosso. Un vestitino bianco lei, un paio di bermuda e una camicia colorata lui. Melina e Martin erano felici di essere arrivati a Torvaianica, un posto che non conoscevano, proprio sul mare, abbastanza vicino a Roma da poterla raggiungere dopo una giornata passata sulla spiaggia. 

E invece no. Il giorno stesso del loro arrivo la sorpresa. Brutta. Terribile. Avevano appena parcheggiato in piazzale Kennedy, in pieno centro, da tutti conosciuta come “la piazza del mercato”, oggi stracolma di auto, vista la festa e weekend lungo. Si erano allontanati per guardarsi intorno, capire dove passare la giornata. Poi erano tornati indietro, poco dopo mezzogiorno, per prendere alcune cose in auto prima di andare in spiaggia. E lì la brutta sorpresa. Il finestrino posteriore destro spaccato. E dentro non c’era più nulla. Le due valigie, contenenti tutti gli abiti della coppia, erano spariti insieme alla borsa contenente il MacBook di Melina, che utilizzava per lavorare. E poi le AirPods e il cellulare del lavoro di Martin. E, dulcis in fundo, il portafogli di lui, con all’interno tutti i documenti e le carte di credito.

Niente ladri da Milano a Napoli: ma a Torvaianica sì

La coppia, venuta in Italia per un tour della Penisola in auto, prima di arrivare a Torvaianica è stata a Milano, Firenze e Napoli. E in nessuno di questi posti ha avuto problemi. I due ragazzi hanno parcheggiato la loro auto in strade, vicoli e piazze, con le valige all’interno (nel portabagagli, come questa volta), senza che mai nessuno toccasse nulla. A Torvaianica, invece, la loro auto è stata subito “battezzata”. E, insieme alla loro, anche quella parcheggiata a fianco. Stessa sorte. Finestrino spaccato e tutto quello che c’era all’interno sparito.

Con l’unica consolazione che, essendo di Pomezia, i proprietari stasera avranno un posto dove tornare. E potranno pranzare e cenare “tranquillamente”, anche se con il giusto nervosismo dovuto al danna ricevuto. Ma per la coppia, lasciata praticamente senza più nulla, le cose sono un po’ diverse. “Non abbiamo ancora prenotato l’hotel per la notte, stavamo decidendo se restare qui o proseguire per Roma o Ostia quando è accaduto. E adesso siamo senza soldi, senza documenti, senza carte di credito. E senza bagagli. E con il finestrino dell’auto rotto, quindi non possiamo neanche allontanarci troppo”.

La gara di solidarietà dei commercianti del territorio

La loro vacanza a Roma e provincia dovrebbe durare ancora 9 giorni. Il loro rientro in Germania è previsto per l’11 giugno. La ragazza è sconvolta, sta per mettersi a piangere. Martin è più riservato, gira in tondo per la piazza, mentre i carabinieri intervenuti prendono i dati e raccolgono informazioni. I due sono disorientati, non conoscono la lingua, non conoscono il posto, sono senza più nulla e non sanno dove andare. Ma basta lanciare l’idea e scatta la solidarietà. Torvaianica non ci sta a passare per un posto di delinquenti. Mamma e figlia si mettono a loro disposizione per fare da interpreti con i carabinieri e dare assistenza. “Se c’è bisogno vi paghiamo pure il pranzo”, si offre la mamma. 

Ma il cuore di una parte di Torvaianica è davvero grande. Non c’è solo lo spaccio, non ci sono solo i furti, in quella piazza dove la notte si sentono correre le auto dei giovani che si sfidano in scommesse clandestine. Ci sono persone perbene. Ed ecco che il direttore dell’Hotel Enea, Antonio Guido, insieme alla titolare Ornella Mengozzi mettono a disposizione una stanza per la notte, insieme alla cena. E il ristorante Schiano, di Luca e Andrea Schiano, offrono il pranzo in riva al mare. La solidarietà si mette in moto.

Certo, resta il problema degli abiti e di qualche soldo per fare in modo che almeno per qualche giorno questi ragazzi possano restare qui e dimenticare la disavventura. Ma intanto abbiamo fatto capire che non siamo tutti uguali, che Torvaianica non significa solo ladri. A loro resterà un brutto ricordo, ma anche – forse – quello bello della voglia di aiutarli. E la commozione della ragazza nel sapere di quanto i commercianti stavano offrendo loro è stata evidente. Se qualcuno – anche commercianti – volesse contribuire con abiti nuovi per dare un paio di cambi alla coppia, può contattare la nostra redazione.

Poca sicurezza, i cittadini: “Servono le telecamere”

“Sono anni che chiediamo che vengano messere le telecamere in questo parcheggio”, sostengono i residenti del quartiere. “Questo posto è “rinomato” per essere una piazza di spaccio. E non è raro che avvengano furti, che si accampino i rom con i loro camper, che vengano persone a fare i loro bisogni. Per non parlare degli schiamazzi notturni, fin quasi all’alba. Tutte cose note, che abbiamo detto a  voce, ma anche esposto in denunce che non hanno avuto esito. Cosa dobbiamo fare per stare tranquilli?”

“Adesso che sta arrivando l’estate – proseguono – le cose peggioreranno. Perché intere comitive staranno qui tutte le notti, impedendoci di dormire. E, come tutte le estati, saremo costretti a chiamare i carabinieri. Ma appena la pattuglia arriva, loro smettono di urlare e abbassano il volume della musica, salvo ricominciare qualche minuto dopo. Non si vive da giugno a settembre”.

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