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Sparatoria Alatri, Thomas Bricca è morto: il ‘San Camillo’ comunica il decesso

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Omicidio Thomas Bricca

Thomas Bricca è morto. Il diciottenne, rimasto colpito da un colpo di pistola alla testa è deceduto dopo che essere stato ricoverato in condizioni gravissime. A renderlo noto è stato l’ospedale di Roma San Camillo. Qui, infatti, il 18enne era ricoverato in terapia intensiva dalla notte di lunedì, dopo l’agguato in cui era stato coinvolto. 

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Thomas Bricca è morto a 18 anni nell’ospedale San Camillo

Il giovane Thomas, così come riferiscono direttamente dall’ospedale San Camillo, dove si trovava in gravissime condizioni per una profonda lesione cerebrale, aveva fino a ieri sera, 31 gennaio, una minima attività elettroencefalografica. Un’attività residua, sebbene fosse già stato drammaticamente definito come clinicamente morto. Un’attività residua, però, che continuava in parte ad alimentare le speranze. Ora, però, il giovane è deceduto. La triste ed amara considerazione è stata fatta nella mattinata di oggi, dopo un controllo sulle sue attività vitali. Il suo stato clinico ha presentato le caratteristiche del coma irreversibile con elettroencefalogramma piatto per assenza di attività cerebrale. Poiché si tratta di un paziente clinicamente morto, c’è stata una riunione della commissione medica aziendale per la certificazione della morte come previsto dalla legge.

L’agguato di Altri: aggiornamento sulle indagini

L’agguato avvenuto ad Altri qualche giorno fa, non ha dunque lasciato scampo alcuno al giovane Thomas, che è morto a soli 18 anni dopo essere stato raggiunto alla testa da un proiettile vagante nella serata del 30 gennaio. Le indagini, intanto, proseguono serrate da quel giorno, e ora potrebbero essere arrivate ad una svolta. L’ipotesi è quella della guerra tra bande sul territorio. Alcuni amici stretti di Thomas hanno dichiarato di aver fatto i nomi dei mandanti e degli esecutori: ”Abbiamo i nomi” come hanno riferito anche a Repubblica. Di fatto, proprio in queste ore sarebbero 4 i sospettati, due di questi rom implicati nello spaccio di droga e sostanze stupefacenti. Ulteriori dettagli sulla triste vicenda sembrano confermare che Thomas non era l’obiettivo principale dell’agguato, e potrebbe essere stato ucciso per ”sbaglio” perché indossava lo stesso giubbotto del target dei mandanti. 

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