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Tentato suicidio, parla il Luogotenente dei Carabinieri che ha salvato un ragazzo: “Poteva essere mio figlio”

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Carabinieri di Castel Gandolfo

Pontecorvo, alcuni giorni fa l’impresa da parte dei Carabinieri: salvare un ragazzo che aveva tentato il suicidio. Il retroscena del Luogotenente.

Pontecorvo, torna il sereno. I giorni scorsi sono stati difficili per la comunità paesana. Il motivo è un tentato suicidio, fortunatamente sventato, ma non era così scontato l’esito di una vicenda particolarmente difficile. Un pomeriggio come tanti poteva diventare una tragedia: 30 anni e la voglia di farla finita. La luce in fondo al tunnel non ancora arrivata, ma è bastato un attimo a evitare l’abisso. Il giovane voleva buttarsi nel vuoto scavalcando la ringhiera del Belvedere.

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Pontecorvo, tragedia sventata: parla il luogotenente che ha salvato un 30enne dal suicidio

Attimi particolarmente difficili, sufficienti tuttavia a fare intervenire le autorità. I concittadini, vendendo la situazione, hanno subito chiamato i Carabinieri: i quali non hanno pensato un attimo a esitare, mettendo immediatamente in atto il piano di salvataggio. Nello specifico, il luogotenente Giuseppe Di Trincia racconta così la dinamica di una tragedia scampata per rapidità ed empatia dei protagonisti: “Ho visto che il ragazzo voleva buttarsi – racconta su CiociariaOggi – ma non sapevo da cosa potesse dipendere questa scelta così drastica. Così ci ho parlato e ho tentato, con cautela e prendendomi qualche rischio, di parlarci toccando le corde giuste”.

“Poteva essere mio figlio, sono contento di essere riuscito a evitare il peggio. Bisogna ascoltare questi ragazzi, hanno solo bisogno di maggiore comprensione e un pizzico di empatia”. Infatti anche l’abbraccio con il Sindaco è stato commovente: pericolo scampato, ma anche dimostrazione di presenza e organizzazione da parte delle Forze dell’Ordine sul territorio. Pontecorvo torna a vivere con qualche consapevolezza in più. 

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