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Trasferimenti alla scuola di Santa Procula, c’è chi dice sì

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Mentre alcuni genitori sono fermamente contrari allo spostamento di 4 classi in altri quartieri, a causa dei disagi che questo provocherebbe a chi ha due o più figli che andrebbero accompagnati nello stesso orario in scuole situate in zone diverse della città, altri fanno sapere che la decisione presa dalla dirigente dell’Istituto Comprensivo Santa Procula, a Pomezia, è quella migliore secondo il loro punto di vista. 

“Una delegazione delle rappresentanti di classe della scuola di Santa Procula vuole prendere le distanze da quanto riferito nell’articolo “Pomezia, famiglie ‘divise’ al momento dell’iscrizione nella scuola di Santa Procula: fa discutere la decisione presa dalla dirigente scolastica”. Nella data di ieri, 12 agosto, abbiamo avuto un incontro con la Referente di plesso, la quale ci ha spiegato le procedure e le verifiche che sono state fatte e che hanno portato all’ipotesi dello spostamento di suddette classi. Ci è stato spiegato chiaramente che ci sono dei vincoli di sicurezza che vanno rispettati e che il plesso di Santa Procula non è adeguato a ricevere il numero di bambini iscritti attualmente. Il consiglio d’istituto ha vagliato le diverse possibilità e ipotesi, e il trasferimento delle 4 classi è sembrata la scelta più consona. Sono state scelte le classi quarte e quinte perché sono bambini più grandi e più maturi per capire la situazione che stiamo vivendo. Poniamo in risalto il fatto che le iscrizioni alle prime classi sono state effettuate a gennaio, quando eravamo ancora nella “normalità” e non ci si aspettava una pandemia su scala mondiale”, scrivono i genitori che appoggiano il ‘fronte del sì’ allo spostamento dei bambini di 4ª e 5ª elementare.

“Sicuramente – continua la delegazione di genitori – il trasporto è un punto nodale, in quanto il Comune sembra non garantire il servizio, pertanto la Dirigente Scolastica si sta muovendo per sollecitare un servizio adeguato e rispondente ai bisogni delle famiglie, aiutando così le famiglie a risolvere il problema e mettendosi in contatto direttamente con gli uffici preposti del Comune e vagliando le soluzioni possibili. Inoltre, come tutti, la scuola è in attesa di indicazioni tecniche del Governo che potrebbero modificare gli attuali vincoli di distanziamento e di capienza delle aule e che porterebbero ad altre possibilità organizzative. Vogliamo quindi chiarire che la scuola, nella persona della Dirigente e delle sue collaboratrici, sta lavorando con le famiglie per offrire il meglio ai bambini in questo momento difficile e, probabilmente, unico. Ci dispiace per i toni dell’articolo poiché riporta il punto di vista di un solo genitore (probabilmente comprensibile), ma non la voce della collettività (rappresentanti di classe, Consiglio d’Istituto, genitori, scuola, Comune)”.

 

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