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Truffa del nipote a Roma, fermati in auto i due furfanti con oro e gioielli

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Truffa ad una donna anziana

Ancora truffe del nipote a Roma. Il fenomeno è dilagante, e la cronaca locale è zeppa di eventi molto simili tra loro che stanno letteralmente flagellando gli anziani della Capitale ma non solo. Questa volta erano in due, e sono stati fermati mentre rientravano in auto con il loro succulento bottino.

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L’ennesima truffa del nipote a Roma: la dinamica

L’episodio ha visto in azione gli agenti della Polizia di Stato del VII Distretto San Giovanni che hanno arrestato due uomini, campani, rispettivamente di 35 e 25 anni, poiché gravemente indiziati di truffa aggravata ai danni di una donna anziana di 82 anni. E’ successo nella giornata di mercoledì scorso, quando gli investigatori del Distretto San Giovanni, durante un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati  predatori, nel transitare in via Aosta, hanno notato due uomini a bordo di un’autovettura sospetta. I poliziotti hanno quindi effettuato un servizio di pedinamento terminato in località Settecamini ove l’autovettura ha fermato la propria corsa ed è stata parcheggiata in via Rubellia.  Uno dei due uomini è sceso dall’auto e ha raggiunto a piedi  un’abitazione nelle vicinanze per poi, dopo pochi minuti,  tornare indietro e  riprendere la marcia. 

Il pedinamento dell’auto e il controllo degli agenti

I poliziotti, insospettiti dal comportamento dei due soggetti, che erano ormai giunti all’imbocco della bretella dell’A1 in direzione Napoli, hanno deciso di effettuare, unitamente a una pattuglia della Polizia Stradale, un controllo dell’autovettura. All’interno del vano portafusibili posto nel cruscotto anteriore, è stato rinvenuto un sacchetto di plastica contenente monili in oro del peso di circa 200 grammi. I poliziotti hanno quindi accertato che i due complici avevano truffato poco prima, proprio in località Settecamini, un’anziana di 82 anni.

Il racconto della vittima

La donna ha raccontato agli agenti di aver ricevuto sulla sua utenza fissa una telefonata da parte di un uomo che, spacciatosi per il nipote, le chiedeva un aiuto per pagare alcune multe presso l’ufficio postale. Subito dopo la metteva in contatto con un fantomatico direttore delle Poste che le chiedeva 6.000 euro per evitare conseguenze penali nei confronti del nipote. Dopo pochi minuti presso l’abitazione è giunto l’ “incaricato” delle Poste a cui la donna ha consegnato la busta con all’interno i gioielli. Accompagnati al Distretto i due sono stati arrestati con successiva convalida. Tutti i monili sono stati restituiti alla vittima raggirata. 

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