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Vaccini Lazio, 1.000 dosi pronte ma non arriva nessuno. Si cambia strategia: AstraZeneca e J&J ai volontari di tutte le età

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terza dose vaccini

La campagna vaccinale, in Italia, è un po’ quella che è per diversi e svariati motivi. Nonostante gli italiani siano consapevoli dell’importanza del vaccino come unica strada per l’immunità di gregge, una psicosi collettiva sembra aver fatto perdere fiducia nei confronti della scienza. All’outlet di Valmontone (nuovo hub per la somministrazione), nella giornata di ieri, erano pronte 1.000 dosi di Johnson & Johnson da somministrare. A fine giornata, i vaccinati sono stati appena 400

Sembra un delitto in piena pandemia ed è proprio così: nel Lazio abbiamo due nuovi hub destinati al monodose della Janssen eppure le persone si rifiutano di ricevere la dose. Forse la psicosi AstraZeneca-Trombosi ha frenato le persone, nonostante sia scientificamente provato che i casi sono stati davvero rarissimi. 

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Lazio: dosi rifiutate? Il piano per non sprecare i vaccini 

E quindi cosa fare delle dosi “che avanzano”? Non si possono buttare via i vaccini, né sprecare risorse, tempo e operatori sanitari. Le Asl si sono adoperate per provarle tutte: si richiamano i medici e gli infermieri “no vax”, vendono chiamati gli igienisti dentali e i fisioterapisti. E ancora si sta provando anche ad adottare il metodo Israeliano (che, tra l’altro, ha permesso al Paese di immunizzare l’intera popolazione): vaccinare chiunque si presenti senza appuntamento, purché faccia parte delle fasce d’età per cui è possibile prenotarsi.

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Tuttavia, anche a parlare di fasce d’età, è giusto precisare che non esiste un vero e proprio divieto in Italia per utilizzare i vaccini su base volontaria. AstraZeneca e Johnson & Johnson, ad esempio, sono consigliati per gli over 60 ma è appunto una raccomandazione non un obbligo. A specificare ciò è stato lo stesso Francesco Figliuolo, Commissario straordinario: «Il vaccino anti-Covid di AstraZeneca è idoneo per tutte le classi di età, la raccomandazione per gli over 60 è legata al bassissimo numero di casi con eventi collaterali gravi registrati al di sotto di quell’età». Sulla stessa linea d’onda pare essere anche Speranza, il nostro Ministro della Salute, che nonostante non abbia rilasciato un atto ufficiale, ha lasciato intendere che il vaccino monodose della Janssen e quelli Vaxzevria, potrebbero essere usati anche per i più giovani

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Regione Lazio: scegliere i vaccini su base volontaria 

La Regione Lazio dal 30 aprile a mezzanotte aprirà le prenotazioni per i 58/59enni, per i quali saranno disponibili tutti i vaccini: che potranno essere scelti su base volontaria. Forse si sta iniziando ad adottare un nuovo metodo, quello della scelta autonoma e della fiducia scaturita. Se le persone si sentono obbligate potrebbe verificarsi quel che è successo ieri nell’Hub di Valmontone ed è inammissibile che in questa fase della pandemia la gente si rifiuti d’esser vaccinata

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